Massa Carrara, 18 gennaio 2012 -  Esplosa una stazione di pompaggio del metanodotto in Località Baldrina, una piccola frazione del Comune di Tresana (Ms), tra Corlaga e Tresana: 21 abitanti che per fortuna non sono stati coinvolti. Tre ustionati gravi, operai della ditta che stava facendo manutenzione all'impianto. Un boato tremendo che è stato sentito a chilometri di distanza. Bruciate completamente due case del piccolo borgo a distanza di un centinaio di metri dal punto dell'esplosione, in altre tre l'onda d'urto ha distrutto porte e finestre e le fiamme si sono propagate all'interno. Un via vai angosciante per ore di sirene, elicotteri del 118 di Massa e dei vigili del fuoco

 

Bilancio provvisorio dell'esplosione: dieci feriti di cui uno gravissimo. Si tratta di uno dei tre operai che stavano lavorando alla sostituzione della condotta principale (lavoro in corso da un paio di mesi, appaltato dalla Snam e, sembra, subappaltato): ha l'80% del corpo ricoperto di ustioni del massimo grado, è stato trasferito in elicottero a Pisa e si dubita di riuscire a salvarlo. Gravissimi anche altri due operai. Feriti in modo più lieve sette abitanti del paese sorpresi dall'esplosione e dal successivo incendio nelle case o nei campi: ricoverati a Pontremoli. Tre le case vicine completamente distrutte, in cenere le coltivazioni agricole della zona
 


L'incendio ha interessato un raggio di cento metri. Sul posto i vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile della Regione Toscana.

L'erogazione del metano è sospesa e, al di là dei feriti e delle case distrutte, è l'aspetto più grave. Sono migliaia e migliaia di utenze solo in Lunigiana (fino a Fivizzano, nella parte orientale opposta della valle). Il tam-tam sta passando di sindaco in sindaco: scuole chiuse per due giorni da Aulla a Pontremoli e Fivizzano.

 

Sembra che l'esplosione sia stata provocata da lla saldatura di una tubazione difettosa che ha fatto uscire gas: hanno iniziato a lavorare con l'escavatore e una scintilla ha incendiato il metano.