Massa Carrara, 9 gennaio 2012 - Il rischio di infiltrazioni mafiose per la ricostruzione post-alluvione in Lunigiana è alto. Lo ha affermato Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, presentando il rapporto 2011 sull'attività delle mafie in Toscana.
 

 

"Le ricostruzioni vanno sempre controllate attivamente - ha spiegato - come ci dimostra l'Abruzzo: abbiamo scoperto che là la 'ndrangheta stava raggiungendo accordi direttamente coi privati, per bypassare i controlli
pubblici". Più in generale, Calleri ha detto che "su tutti i lavori privati dobbiamo iniziare a fare uno screening per vedere se le ditte mafiose stanno entrando anche lì, bisogna studiare un modo, perchè lì non sono previsti controlli".
 

 

Secondo il rapporto 2011, Massa Carrara è la provincia dove più alto è il rischio di penetrazione mafiosa: "Confina con la Liguria ed è terra di passaggio per il Ponente - ha spiegato il presidente della Fondazione - ci
sono stati allarmi sia per quanto riguarda infiltrazioni di Cosa Nostra, sia il lavoro delle cave, gli appetiti sulle strade del marmo".