Carrara, 3 gennaio 2011 - Nuovo affondo dei sindacati sul sociale. I segretari di Cgil, Cisl e Uil — Patrizia Bernieri, Andrea Figaia e Franco Borghini — tornano a denunciare la «riduzione di servizi e pesanti ricadute occupazionali per i tagli». I tre, partendo da «dati nudi e crudi», spiegano: «Il Comune ha scelto di erogare la gran parte dei servizi con Apuafarma. Raffrontando il monte ore 2010 con quello 2011 possiamo notare dei cali medi mensili di circa 91 ore per l’assistenza domiciliare agli anziani; 103,30 per l’educativa territoriale (minori con famiglie in difficoltà su segnalazione del tribunale); 96 per gli ‘Ose’ e 96 anche per gli ‘Ose’ in supporto a scuola per portatori di handicap».

 

Secondo i sindacalisti «sono dati veramente impressionanti perché parlano di una compressione di servizi, con evidenti ricadute occupazionali, non assolutamente giustificabile da un’ipotetica riduzione della domanda: infatti, gli anziani fisiologicamente aumentano e, purtroppo, non diminuiscono i casi di sofferenza delle famiglie o di handicap».

 

«Quanto al Comune di Carrara — attaccano poi Bernieri, Figaia e Borghini — non ha sempre sbandierato di non aver operato tagli sul sociale? Quelli che abbiamo sopra evidenziato allora come vogliamo chiamarli? Qual è l’impegno che l’amministrazione intende prendere con i suoi cittadini per garantire il ripristino di livelli di erogazione di servizi accettabili? Avevamo chiesto incontri per esaminare nel complesso la situazione, ma siamo ancora in attesa di avere una risposta».