Carrara, 15 dicembre 2011 - Ci sono nomi eccellenti tra i diciannove indagati per lo scandalo rifiuti che ha investito la provincia. Tra questi figurano tecnici, imprenditori, amministratori pubblici, componenti dei consigli di amministrazione e politici locali e nazionali, tutti ugualmente finiti nel mirino per la gestione di ErreErre e Cermec e per il sistema di trattamento dei rifiuti di Massa Carrara.

A tutti loro il sostituto procuratore di Massa, Rossella Soffio, ha notificato un avviso di chiusura indagini. A vario titolo ognuno è accusato di reati che vanno dall'abuso in atto d'ufficio, alla corruzione, dalla truffa all'abuso edilizio fino al falso e all’associazione a delinquere.

Ecco tutti i nomi: il deputato del Psi e del Pdl Lucio Barani; Roberto Vaira prima presidente e poi direttore di Cermec; Michele Del Freo, componente del Cda di Cermec; l'ex assessore regionale all'Ambiente ed esponente di Sel Marco Betti; il legale rappresentante di Delca (la società di Vicopisano principale fornitrice di Cermec nonché socia di ErreErre e dello stesso Cermec) Domenico Del Carlo; l'ex presidente di Cermec Luciano Bertoneri; Carlo Righini dell’Arpat; l'ex dirigente della Provinciale Giovanni Menna; il consigliere provinciale del Pdl Ezio Ronchieri; Marco Andreani (Api) presidente del consiglio comunale di Massa; l'imprenditore Fabio Vernazza; il direttore dei lavori per l’impianto di ErreErre Piero Pregliasco; l'assessore all'Ambiente della Provincia di Pisa Valter Picchi; Giampiero Scuaglia, Emilio Tassoni, Angelo Zucca, Renato Biagioni, Augusto Cardinotti, Carlo Grassi.