Massa, 30 settembre 2011 - Caso Zuinisi: le autorità lo proteggano. «Chiediamo alle autorità di polizia di avviare un’immediata indagine e di fornire adeguata protezione all’attivista che nei giorni scorsi ha portato il suo contributo al Summit del Consiglio d’Europa su Strategia per l’Inclusione Sociale dei Rom». La posizione è di Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti dell’organizzazione umanitaria EveryOne, a sostegno dell’attivista Marcello Zuinisi, fondatore dell’associazione Nazione Rom, che ha ricevuto due telefonate da utenze private che lo minacciavano di morte. La notizia è stata diramata dall’agenzia di stampa Iris Press di Roma. «Nel corso delle telefonate — ha spiegato Zuinisi agli attivisti del Gruppo EveryOne e all’autorità giudiziaria — si faceva riferimento alla vicenda di cui mi sto occupando in questi giorni, ovvero dell’insediamento Rom di Turano, frazione del comune di Massa, e della sensibilizzazione dei cittadini residenti e delle istituzioni locali sulla condizione di marginalità che i Rom stanno attraversando». Nelle telefonate, infatti, due diverse voci dicevano “Zuinisi, se vieni a Turano ti ammazziamo” e “Sappiamo bene dove abiti”. L’associazione EveryOne ha chiesto che si interessino della vicenda il Ministero dell’Interno italiano, Front Line, organizzazione internazionale per la tutela dei difensori dei diritti umani, e Margaret Sekaggya, Special Rapporteur Onu. Anche in città la vicenda ha destato sdegno. Prc, col consigliere Pier Paolo Marchi, esprime solidarietà a Zuinisi: «Ha colpito nel segno, per questo è stato minacciato». Anche i consiglieri comunali del Pdl, Stefano Benedetti e Stefano Caruso, e il responsabile provinciale di Forza Nuova, Francesco Mangiaracina sono solidali: «In un paese democratico è lecito esprimere le proprie idee senza temere alcuna ritorsione. Attenderemo con ansia l’esito della denuncia sull’utenza telefonica per fare chiarezza». Tuttavia, il consigliere Benedetti segnala tentativi di intralciare l’attività del Comitato “No al campo nomadi di Turano”: «Abbiamo avuto il piacere di conoscere, dalla stampa, Marcello Zuinisi il quale ci ha avvisati di voler presentare una denuncia nei nostri confronti. Adesso è arrivato anche l’oscuramento su facebook del nostro gruppo denominato “No al campo nomadi di Turano”. Intanto, stamani al mercato si raccoglieranno firme». Sulla questione interviene anche La Destra, con il responsabile provinciale, Filippo Menconi: «L’unica zona autorizzata per questo tipo di difficoltà è il campo nomadi di Avenza, a Carrara, che dovrebbe servire per queste emergenze. Perchè non li mandiamo li? La nostra città non può essere ostaggio di Pucci e della sua giunta. Se vogliono l’integrazione se li mettano nel proprio giardino».