Massa, 31 agosto 2011 - Santo Anzà, ciclista siciliano professionista, stava correndo con la sua squadra per la Vuelta di Spagna, mentre i Nas di Napoli perquisivano la sua abitazione, davanti alla moglie, durante il blitz scattato nella notte tra lunedì e martedì, predisposto dalla procura di Massa Carrara, nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di sostanze dopanti e sui falsi certificati medici, che ha portato all'arresto di quattro persone e a 12 indagati.


Uno di questi è proprio il ciclista siciliano sotto inchiesta perché anche il suo nome è finito tra quelli entrati in contatto con Raffaele Illiano, l'ex ciclista professionista, in carcere con l'accusa di traffico di medicinali e sostanze atte al doping. La perquisizione della sua abitazione, a Carmignano (Prato), è stata predisposta dal pm titolare dell'inchiesta Federico Manotti, a seguito dell'iscrizione del ciclista nel registro degli indagati, per cercare una conferma alle ipotesi di reato emerse dalle intercettazioni telefoniche con Illiano. Sono state trovate in casa di Anza' numerosi medicinali e sostanze ma l'esito delle analisi è ancora incerto.