MASSA, 1 agosto 2011 - SONO stati aggiudicati il 18 luglio in via definitiva alla Zambelli srl di Galatea (Forlì) i due appalti per i lavori di riqualificazione delle piazze Aranci e Mazzini (meglio nota come piazza Mercurio). Si tratta di due interventi inseriti nel Piuss, il piano integrato di sviluppo urbano sostenibile, cofinanziati da Regione e Comune. Le gare sono state svolte con modalità telematica. Per piazza Aranci la Zambelli ha offerto un ribasso del 40,04% sull’importo a base d’asta di 2.053.400 euro, per cui l’appalto è stato aggiudicato per 1.261.460 euro (più Iva, compresi oneri non soggetti a ribasso). Il termine di esecuzione dei lavori è fissato in 460 giorni decorrenti dalla data del verbale di consegna, qualora l’aggiudicatario non abbia offerto un termine minore in sede di gara. Per piazza Mazzini, la medesima ditta ha offerto un ribasso del 38,04% sull’importo a base d’asta di 872.105 euro, aggiudicandosi i lavori per 557.426 euro (più Iva, compresi oneri non soggetti a ribasso). Anche in questo caso il termine di esecuzione sono 460 giorni decorrenti dalla data del verbale di consegna.

 


MA COME cambiano le piazze più importanti del nostro centro storico? Sul web del Comune, nell’area tematica dedicata al Piuss, i progetti non ci sono. Con una ricerca telematica tra le delibere di giunta, si trovano gli atti con cui sono stati approvati, il 24 febbraio scorso, i progetti esecutivi poi messi in gara a maggio. Da tali delibere si evince che i progettisti sono due tecnici del Comune, l’architetto Nicola Bellucci per piazza Aranci e l’ingegner Fernando Della Pina per piazza Mercurio; nessun accenno ai consulenti esterni che pure risultano aver collaborato alle progettazioni. Inoltre, nonostante sia la delibera 31 (piazza Aranci) che la delibera 32 (piazza Mazzini) elenchino tutti gli elaborati di progetto dichiarando che «costituiscono parte integrante del presente provvedimento», di tali elaborati sule web non c’è traccia. Nel perdurante silenzio dell’amministrazione comunale, già da diverse settimane alcuni cittadini, tra cui Franco Frediani e Dino Del Giudice, hanno chiesto chiarimenti. Nessuna risposta. Ci ha dunque pensato Italia Nostra ad far conoscere ai cittadini i progetti esecutivi delle due piazze, in un bell’incontro svoltosi domenica sera al parco del Magliano. L’illustrazione è stata curata dall’architetto Claudio Palandrani perché a quanto pare i progettisti, invitati, hanno scelto di non presentare le loro opere.

 

Peccato, perché alcuni aspetti delle soluzioni progettuali suscitano curiosità ma anche perplessità, andrebbero spiegati per essere compresi. Ad esempio, il fatto che in piazza Aranci non sia prevista alcuna valorizzazione del rifugio antiaereo che corre sotto il suo perimetro che “sparisce” totalmente come le attuali panchine in marno con i segni dei proiettili di guerra; sparisce pure la palladiana sotto gli aranci e nella (ex) Massa Picta la pavimentazione della piazza centrale si presenta di un compatto grigio in lastra di macigno. Ancora per citare qualche esempio, da piazza Mazzini spariscono le due fontane in ghisa ottocentesche e le panchine non saranno rivolte alla centralità del Mercurio. Già nella serata al Magliano, Italia Nostra ha iniziato ha raccogliere osservazioni sui progetti «per colmare ancora una volta il deficit di partecipazione registrato in tema di Piuss», nonostante il Disciplinare del Piano richieda espressamente al Comune di “garantire idonee forme di comunicazione, informazione e partecipazione per la cittadinanza interessata”. Nessuna intenzione di ostacolare il rifacimento delle piazze — è stato spiegato nell’incontro al Magliano — ma è doveroso segnalare gli “elementi di criticità” all’amministrazione e doveroso sarebbe che l’amministrazione, prendendo atto di non averlo proposto di sua iniziativa, non si sottragga adesso al confronto.