Massa, 29 maggio 2011 - Spari tra due veicoli in corsa, un'auto e un ciclomotore, quest'ultimo con a bordo due marocchini. I due sono finiti a terra: al momento sono ricoverati in ospedale. Secondo quanto appreso, dopo esser caduti per i colpi ricevuti, i due nordafricani sarebbero risaliti sul motorino e avrebbero raggiunto sanguinanti l'ospedale Versilia di Camaiore, distante circa 25 km, da soli, senza l'aiuto di un'ambulanza né di altri. Un tragitto impegnativo, considerando che uno dei due è stato colpito al torace e l'altro ad un braccio.

La sparatoria è avvenuta in un'area abbastanza isolata vicino alla località Ronchi, in via Pradaccio, dove la strada è stata transennata. Nel punto dove sono stati soccorsi, in via del Pradaccio, i carabinieri hanno repertato finora cinque bossoli, che da una prima valutazione potrebbero essere di calibro diverso, come se a sparare fossero state più armi.

Testimoni, presenti in un lago di pesca sportiva vicino alla strada dove sono stati soccorsi i due feriti, avrebbero sentito piu' spari e poi visto fuggire una Fiat Punto bianca. Emerge anche un altro particolare: chi era a bordo dell'auto da cui sono partiti gli spari, si sarebbe fermato per accertarsi delle condizioni dei maghrebini, ma nella concitazione anziché scappare lungo il senso di marcia, ha fatto retromarcia urtando il muretto che costeggia il lago di pesca sportiva del 'sole' e imboccato una strada interna in direzione della montagna. La Fiat Punto sarebbe pertanto ammaccata sul retro, quindi, in teoria, più riconoscibile. La vettura viene cercata in tutta la provincia di Massa Carrara e in Versilia con posti di controllo. 

I due stranieri, tunisini di 46 e 23 anni (uno è clandestino, l'altro ha un regolare permesso di soggiorno e vive a Pietrasanta), hanno dichiarato agli investigatori della polizia di non sapere chi abbia sparato, né il perché. Gli inquirenti devono comunque stabilire se gli spari siano partiti solo dall'auto, o se anche i due nordafricani abbiano risposto al fuoco con proprie armi, poi gettate o nascoste nel tragitto verso l'ospedale. Secondo quanto appreso le ferite riportate sarebbero lievi e i due non correrebbero pericolo di vita: saranno dimessi entro pochi giorni.