Massa 23 novembre 2009 - I dati forniti dall’ Arpat relativi al rilevamernto di polveri della centralina mobile ad Alteta fanno scattare il campanello d’allarme. Li rende noti il consigliere comunale Giancarlo Casotti che parla di "risposte a dir poco sconvolgenti. Nei tre giorni di campionatura (2, 3 e 22 settembre) vi è stato uno sforamento del livello massimo di concentrazione di Pm10, le polveri sottili, fissato dalla legge a 50 milligrammi. Il 2 settembre ad Alteta si è arrivati a 93 mg, in via Frassina a 74mg, il 2 a 51 e in via Frassina a 59 mg e il 22 ad Alteta ad 88 e in via Frassina a 143 mg. Questo dovrebbe far pensare alla reale situazione tragica che i cittadini di Alteta vivono.Va ricordato che nella frazione vi è una scuola elementare con circa 60 bambini che quotidianamente devono respirare l’aria malsana». Casotti, dati alla mano, parla di «quadro drammatico per gran parte dei principali agenti inquinanti".

 

E "per quanto concerne l’inquinamento da Pm10 (l’agente più dannoso per la salute umana), nella nostra città risultano ampiamente superati i limiti ed i margini di sicurezza fissati dai competenti organismi europei ed internazionali, tanto che Massa, ormai da diversi anni, risulta saldamente posizionata ai primissimi posti in Toscana per inquinamento dell’aria ed addirittura la Provincia di Massa-Carrara è nei primi posti a livello nazionale per l’inquinamento da polveri sottili. Le più aggiornate indagini epidemiologiche documentano dettagliatamente le gravissime conseguenze sulla salute umana (in particolare sulla salute dei bambini ed anziani) derivanti dall’inquinamento da Pm10, come scritto nel nuovo Pal (piano attuativo locale 2008/2010) nel quale l’ azienda Usl 1 di Massa-Carrara indica il tasso di mortalità in percentuale per i tumori all’apparato respiratorio nel periodo 2004-2006 a 90,26 mentre la media regionale è 72,63".
 

 

Il consigliere promuove il Comune di Massa, e in particolare gli assessori Ofretti e Brizzi, che "hanno dato pieno appoggio ai cittadini mettendo a bilancio una cifra consistente per risolvere i problemi. Però il lavoro del Comune potrebbe essere vanificato se l’intervento non verrà fatto in accordo con tutti i soggetti interessati".

 

Quindi una critica al presidente Angeli e all’assessore Rossetti, per aver disertato recentemente un incontro, e un duro rimprovero all’amministrazione provinciale per non avere mai rispettato — afferma Casotti — il protocollo d’intesa del 2005 "che dava restrizioni a chi nella zona industriale produce polveri e a gli autotrasportatori che trasportano materiale pulverulento". Poi l’annuncio: "I cittadini hanno deciso una protesta che verrà fatta nei primi giorni di dicembre, protesta che ci vedrà come Comitato 'Mo Basta' sotto le finestre della Provincia per chiedere nuovamente un incontro con gli amministratori provinciali, interventi strutturali ed economici per il rispetto della salute e per il rispetto della vita di ogni cittadino".

 

Inoltre "come consigliere comunale ho già preparato una bozza di ordine del giorno da presentare al consiglio comunale per la tutela e sviluppo sostenibile, con specifico riferimento al problema dell’inquinamento atmosferico ed in particolare dell’inquinamento da polveri". Nel documento si chiede, tra l’altro, di definire azioni coordinate con Provincia, Asl, Arpat, Cna, Api e Associazione Industriali.