{{IMG_SX}}Carrara, 1 agosto 2009 - Debutta domani, in anterpima internazionale,  lo spettacolo "Extollunt marmora lunam" della Fura dels Baus, la compagnia catalana fondata a Barcellona nel 1979 da Marcelo Ant£nez Roca, Carles Padrissa e Pere Tantinya. I catalani della Fura puntano come sempre a stupire e, se possibile, a sorprendere il pubblico ancora più di quanto non abbiano già fatto nella loro lunga carriera.
 

 

Per assistere alla performance, domani sera alle 21.30 per il festival Lunatica 2009, bisognerà salire fino alle cave di marmo bianco di Fantiscritti, a Carrara (Massa Carrara). Uno spettacolo interamente sospeso in aria, con oltre 80 artisti fra attori e figuranti che verranno sollevati fino a 60 metri d'altezza con dei bracci meccanici.

 

''Una sfida alla natura, oltre che a noi stessi: un modo per confrontarci con i nostri limiti di uomini di fronte a paesaggi tanto impressionanti'', ha spiegato il regista della compagnia Pera Tantimya. Nel cuore di un paesaggio lunare - fatto di blocchi di marmo bianco e di ravaneti a picco, in uno dei bacini estrattivi piu' importanti e più belli del mondo - la compagnia catalana promette di lasciare il segno, mescolando le moderne tecnologie all'antico linguaggio del corpo.

 

Una volta saliti alle cave, Pera Tantinya e i suoi collaboratori hanno studiato crepacci, spigoli del monte, ravaneti. Alla fine hanno messo in piedi uno spettacolo che vuole al tempo stesso omaggiare il duro lavoro, la fatica millenaria dei cavatori, e la bellezza di una natura magnifica quanto pericolosa.

 

'"Questo è davvero uno scenario unico - ha detto Tantinya - Una meraviglia capace di lanciare la nostra fantasia in mille direzioni. Certo, qui troviamo potenzialità infinite per il tipo di performance che di solito proponiamo''.
Anche domani sera, la composizione drammaturgica elaborata dalla Fura dels Baus, mediata dalle tecnologie, avrà un obiettivo preciso: lo spettatore e la sua reazione. In una verifica, metodica e costante, dei limiti della finzione scenica.