2008-04-20
di MANUELA D’ANGELO
— MONTIGNOSO —
NASCE oggi un comitato di cittadini di Montignoso deciso a battersi per chiedere un referendum popolare in merito alla cessione del Parco Undulna. Il caso è spinoso e decennale, ma la decisione dei cittadini di costituirsi comitato, nasce dopo che il sindaco Federico Binaglia e la sua amministrazione accettarono di cedere il parco alla proprietà della Rta Undulna, per la cifra di 1,2 milioni di euro.

I CITTADINI di Montinoso videro subito l’intera operazione come un modo per “fare cassa”, data la non florida situazione finanziaria del Comune e dato il potenziale esito negativo del contenzioso pendente al Tar Toscana, per cui l’amministrazione potrebbe essere costretta a pagare 400 mila euro come indennizzo di opere di urbanizzazione eseguite dalla proprietà a favore della comunità, in esubero rispetto a quanto previsto dalla convenzione originaria del 1991. Trattandosi, insomma, di soldi pubblici e opere collettive, il sindaco mise al corrente la comunità dei passi da seguire con una serie di assemblee popolari, un forum telematico sul sito internet del comune allo scopo di raccogliere le opinioni dei cittadini e nel rispetto della legge 69/2007, sulla partecipazione alle scelte amministrative. Ma oggi i cittadini danno la loro versione dell’accaduto: la legge prevede procedure di trasparenza, di completa informazione, di corretta e imparziale valutazione delle opinioni espresse da parte di un garante, che non sono state rispettate, e prevede la sottoscrizione di un protocollo con la Regione Toscana, di cui non c’è traccia; i cittadini dichiarano anche che la maggior parte delle opinioni espresse sia sul forum che nelle pubbliche assemblee sono state contrarie o almeno assai perplesse sull’opportunità dell’operazione.

IL MOTIVO, secondo i cittadini, sarebbe presto detto: la cifra offerta dalla proprietà Undulna è presumibilmente più modesta rispetto al reale valore del bene. Dato l’incremento volumetrico prospettato, il terreno in oggetto diviene nei fatti edificabile e dunque 1.200.000 euro non corrisponderebbero al prezzo di mercato di un’area di 7.000 metri quadri a 100 metri dal mare. Non convince i cittadini di Montignoso neanche la giustificazione del sindaco Binaglia, il quale sostiene che la ragione della bassa offerta dipende dal fatto che non si tratta di vendita, ma di transazione extragiudiziaria in merito ad un bene la cui proprietà non è certa. Ma la convenzione del 1991 stabilisce chiaramente che il parco deve essere ceduto al Comune e ad oggi è mancata solo la formalizzazione di questo obbligo, e quindi, secondo i cittadini, Montignoso si può già considerare proprietario del bene; la stessa convenzione, infine, escluderebbe che la proprietà Undulna possa chiedere rimborsi per opere di urbanizzazione eseguite in esubero.

DUNQUE lo spauracchio dei 400.000 euro si dimostra del tutto inconsistente. «Per tali motivi — si legge nel primo documento prodotto dal comitato — riteniamo che la cessione del parco Undulna, nei termini in cui è stata proposta, privi la collettività di un bene reale, in cambio di vantaggi potenziali assolutamente incerti e tutti da dimostrare».