Unioni civili, il Comune dice “sì”

Approvato dal consiglio il regolamento voluto dalla giunta Volpi

Il sindaco Volpi

Il sindaco Volpi

Massa, 18 luglio 2014 - IL CONSIGLIO di Massa ha approvato mercoledì sera il regolamento comunale per il registro sulle unioni civili, le cosiddette «coppie di fatto». Al momento della votazione erano 22 su 32 i consiglieri presenti, 21 i votanti a favore, quindi una netta maggioranza che ha fatto passare il regolamento comunale; si è astenuta dal voto Giovanna Santi (lista Volpi sindaco) che anche in commissione pari opportunità aveva votato contro il regolamento.

Ma particolare non trascurabile è stato anche che prima della votazione il consiglio ha visto un vero e proprio «fuggi fuggi» di alcuni consiglieri che è sembrata quasi una ritirata strategica. Il presidente del consiglio comunale Domenico Ceccotti e il consigliere del Pd, Fabrizio Panesi, hanno infatti lasciato il consiglio mentre si discuteva del regolamento per le unioni civili. Erano inoltre assenti alla votazione Daniele Carmassi (lista Volpi), Eleonora Biancolini (Partito democratico), che comunque già in commissione pari opportunità aveva votato contro il documento, Giorgio Raffi (Pd), Giovanni giusti (Pd), e il consigliere Stefano Benedetti (malato, ma aveva già votato contro il regolamento in sede di commissione consiliare), Stefano Caruso (Ncd).

Dall’opposizione sono arrivati voti a favore dai 3 consiglieri del Movimento 5 Stelle e dagli Arancioni. Voto favorevole anche dal sindaco Alessandro Volpi presente. Con questo atto si conclude così un lungo percorso iniziato addirittura nel 2008 quando fu il consigliere Giancarlo Casotti (ancora oggi in consiglio, per il Psi) a presentare un ordine del giorno per l’istituzione del registro delle unioni civili e del relativo regolamento che fu approvato dall’allora consiglio comunale. Con l’istituzione del registro delle unioni civili e del relativo regolamento, un documento di soli 10 articoli, si potrà arrivare a «equiparare le coppie unite civilmente a quelle sposate per l’accesso ai procedimenti, benefici e opportunità amministrative» per quanto ricada nel potere del Comune.