«Un’opera difforme dal progetto». Rossi “taglia“ la prima testa

Il governatore ha riferito sulla relazione della task force per le cause del crollo: Croce su Provincia e Genio civile VIDEO / LE CARTE AL SETACCIO DELLA PROCURA / IL CARRIONE ESONDA NEL 1949: VIDEO / ROSSI ALL'ATTACCO

 Il presidente della Regione Enrico Rossi punta l’indice contro Provincia e Genio civile

Il presidente della Regione Enrico Rossi punta l’indice contro Provincia e Genio civile

Carrara, 21 novembre 2014 - «IL CROLLO dell’argine destro causato da un’opera difforme dal progetto». Così il governatore della Toscana Enrico Rossi ieri ha riferito la relazione della commissione d’inchiesta della Regione nominata all’indomani dell’alluvione e, ribadendo le responsabilità della Provincia, ha buttato la croce anche sul Genio civile e ha cominciato a fare cadere una prima testa, annunciando la rimozione dall’incarico del dirigente, colpevole di non aver riscontrato anomalie.

Il gruppo di lavoro ha rilevato nelle opere sul fiume: « Omissioni, superficialità, incompetenza e comportamenti non adeguati».

«E’ stata realizzata, da parte della Provincia di Massa Carrara, un’opera diversa dal progetto – spiega il presidente Rossi –, senza che nessuno abbia approvato le modifiche. E questa diversità è, probabilmente, la causa del disastro perché, in pratica, il nuovo muro è stato costruito sul vecchio, che invece andava demolito e ricostruito».

A pochi giorni dal suo insediamento, il 9 novembre scorso, la commissione ha presentato le sue conclusioni.

Il presidente le ha illustrate, annunciando le decisioni prese dalla giunta toscana che ha rimosso dall’incarico il dirigente del Genio civile (segreteria dell’ufficio speciale e direzione Autorità di bacino del Magra) Alessandro Fignani. Il dirigente rimosso sarà inoltre sottoposto a procedimento disciplinare.

«Abbiamo fatto la nostra parte – ha spiegato Rossi – e ora ci aspettiamo che anche Provincia e Comune, per le loro competenze, facciano altrettanto».

SE LA RESPONSABILITÀ del Genio Civile è quella di non aver riscontrato anomalie rispetto alla legge e non aver chiesto spiegazioni, più gravi appaiono, secondo la commissione, le responsabilità della Provincia che, del progetto, era il soggetto attuatore.

«Il progetto non è stato depositato al Genio Civile per il controllo sismico – prosegue Rossi – non è stato fatto nessun collaudo statico, come previsto dalla legge regionale e da quella statale per le opere di cemento armato, ma solo un certificato di regolare esecuzione redatto dallo stesso progettista e direttore dei lavori. Non solo. Anche a seguito delle segnalazioni di anomalie da parte di ditte e altri enti, la Provincia si accontenta della riconferma del parere del direttore dei lavori e afferma che l’opera non presenta criticità».

Nulla si muove neppure dopo la segnalazione dei Vigili del fuoco, che è stata fatta anche al Genio civile che, come sostiene la commissione «non reagisce e mostra un comportamento sicuramente inadeguato. Il Genio civile avrebbe almeno dovuto riscontrare l’anomalia rispetto alla legge e chiedere spiegazioni».

«In sostanza – ha spiegato Rossi –, ferma restando la chiarissima responsabilità della Provincia , riteniamo che il Genio civile locale non abbia avuto comportamenti adeguati. Quindi, quando riferendomi al tragico evento ho detto che la gente ha diritto di sapere, sulla base della verifica possiamo rispondere oggi che ci sono state incompetenza e superficialità. Il resto, complicità, ruberie, sarà compito della magistratura, che ringrazio, accertarlo».

Il presidente Rossi ha annunciato che sulle nuove 215 opere dichiarate d’urgenza e sbloccate per complessivi 127,5 milioni, la Regione ha scelto di effettuare, oltre al collaudo previsto per legge, anche una ulteriore verifica post collaudo. Per questo sarà attivato un nucleo di tre tecnici, costituito da un ingegnere specializzato, un dirigente del Genio civile, un giovane ingegnere.

CON IL SUPERAMENTO delle Province, la Regione coglierà anche l’occasione per il riordino delle competenze sul governo idraulico, in particolare riportando le funzioni di polizia idraulica, prima esercitate dalla Provincia all’interno del Genio civile, che sarà rafforzato.