Un napoletano e un operaio carrarese: ecco chi sono i rapinatori pasticcioni

Arrestati dopo aver tentato di portare via l’incasso a due negozi / RAPINE ALLA FANTOZZI, ARRESTATI

CARABINIERI Dopo i due tentativi di rapina i militari hanno rintracciato i due balordi e li hanno arrestati

CARABINIERI Dopo i due tentativi di rapina i militari hanno rintracciato i due balordi e li hanno arrestati

Carrara, 2 marzo 2015  - ARRESTATI i due rapinatori pasticcioni che sabato pomeriggio hanno seminato il panico prima a Avenza e poi a Marina. I due italiani, un napoletano di 50 anni e un operaio carrarino di 32 anni G.T., sono ora in stato di fermo nella stazione dei carabinieri di Carrara, in attesa della convalida dell’arresto prevista per stamani dal tribunale di Massa. Al momento dell’arresto eseguito dai militari del capitano Mario Ricciardi, i due rapinatori (con piccoli precedenti) stavano per tornare a casa, senza neppure sospettare di essere ricercati. All’arrivo dei carabinieri, che cercavano la targa segnalata da alcuni testimoni, hanno allargato le braccia e si sono lasciati ammanettare senza fare nessuna resistenza. Avevano bisogno di soldi e non sapevano come fare. A fare le spese di questa esigenza Giordana Berzoni, 76 anni titolare della profumeria Giò di viale XX Settembre a Avenza e Dianella e Flavia Cordiviola, titolari del negozio Belli e Ribelli di Marina, in viale Galilei. Rapinatori pasticcioni perché il loro modus operandi si è dimostrato goffo e non professionale già dall’inizio: si sono presentati davanti ai negozi con un’auto rossa (ideale per passare inosservati), il rapinatore, il 50enne napoletano è entrato pretendendo l’incasso armato di una pistola giocattolo; alla prima difficoltà (il rapinatore è stato inseguito da una delle sorelle Cordiviola che tentava di recuperare l’incasso portato via qualche istante prima) il complice alla guida ha lasciato a piedi il suo collega. Nonostante questo non sono minori le colpe del duo che sabato ha seminato il panico per due ore sulla costa con l’incubo di una banda di rapinatori seriali che stava operando sul territorio. E movimentato è stato anche il lavoro dei carabinieri, costretti a correre dietro a una variabile impazzita che seminava terrore ovunque passasse. I fatti di sabato pomeriggio: un uomo di corporatura massiccia si è introdotto dentro la profumeria è ha minacciato di sparare alla titolare Berzoni se questa non gli avesse dato l’incasso. La donna, presa dall’agitazione non è riuscita ad aprire la cassa, ma in un momento di freddezza ha puntato la bomboletta di spray urticante estratta da sotto il banco verso il bandito e gliel’ha scaricata addosso. L’uomo è uscito correndo dal negozio ed è salito sull’auto guidata dal complice. Dopo essersi pulito il viso a una fontanella, ha tentato di rapinare un altro negozio: stavolta Belli e ribelli di viale Galilei. Intanto i due avevano già alle costole i carabinieri che li stavano cercando. Entrato con il volto mascherato da una bandana ha intimato di sparare anche alle due sorelle Cordiviola per avere l’incasso. Questa volta è uscito dal negozio con 100 euro, ma una delle sorelle, Flavia, è partita all’inseguimento del bandito. Vistosi braccato, il malintenzionato ha gettato a terra la pistola giocattolo mentre il complice, visto l’inseguimento, non ci ha pensato due volte a mettere la prima marcia e scappare. Cordiviola dopo un breve contrasto con il 50enne è riuscita a recupare l’incasso.