Caccia aperta al truffatore seriale

Trentenne inganna ristoratori, titolari di bar e ‘ b&b’. Denunce in vista

Carabinieri

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Massa Carrara,  27 agosto 2015 - POTREBBE forse essere definito un «truffatore seriale» l’uomo, un trentenne, che in questi giorni ha imbrogliato i gestori di diversi ristoranti, bar e b&b apuani. Dai racconti dei truffati, emergono racconti molto simili. Approfittando del fatto di essere conosciuto in città in quanto ex arbitro di calcio, la scorsa settimana si è presentato ai titolari di vari ristoranti dicendo che doveva organizzare una cena per arbitri. Ha discusso, ha concordato il menù e il prezzo a persona (intorno ai 30 euro) ha prenotato questa o quella sala e alla fine ha rivelato che l’iniziativa era a favore dei bambini ricoverati all’Ospedale Pediatrico «Pasquinucci». E ha concluso chiedendo che il ristoratore contribuisse all’offerta. E così un primo ristoratore gli ha dato cento euro, un secondo qualcosa di più. Tutto normale? Fino a quel punto sì, peccato che al momento della cena non si è presentato nessuno. E i ristoratori, oltre ad aver pagato in anticipo l’offerta, si sono ritrovati con una sala tenuta inutilmente vuota. La notizia della «stangata» è subita rimbalzata su Facebook. Uno dei primi a denunciare on-line l’accaduto è stato il titolare del ristorante «Il Delfino», uno dei locali più noti della costa apuana. Che in poche ore ha scoperto di non esser stato l’unico ad aver avuto questa sgradita sorpresa. Il suo collega della «Mangiatoia», ha intuito di essere stato «bidonato» domenica scorsa, quando il titolare del bar «Free Time» gli ha parlato di una sorta di aperi-cena prenotata dagli arbitri della Figc. E anche quest’ultimo aveva offerto una sorta di obolo.  UNO DEI PRIMI ad essere informato della truffa è stato Andrea Antonioli, presidente provinciale della Figc (Federazione italiana gioco calcio). Immaginatevi la sua sorpresa quando ha scoperto quanto avveniva. «L’altra sera mi ha telefonato il titolare del bar Colpo d’occhio. Mi ha raccontato di un persona, un massese di circa 30 anni, che si è presentato da lui dicendo che a nome della Figc e degli arbitri stava organizzando un torneo di calcio. E che il ricavato sarebbe andato a chi soffre. Ha chiesto se era disposto a fare pubblicità dando magari un qualche anticipo. Il titolare del locale però ha rilevato qualche anomalia nel racconto, ha preferito non fidarsi, non ha dato nulla e mi ha subito telefonato. Noi non abbiamo organizzato nulla del genere ma per essere sicuro ho chiamato i responsabili Figc delle zone limitrofe alla nostra. Neanche loro hanno organizzato tornei simili. Questa persona ha provato a truffare i titolari di questi esercizi facendo il nostro nome. Faremo denuncia. Voglio ricordare che questa persona ha fatto l’arbitro ma da anni non ha più alcun rapporto con noi. Forse con altri sì». A proposito. L’uomo da domenica pomeriggio ha staccato il telefono ed è introvabile. Ma qualcuno dice di sapere dove abita... Andrea Luparia