Trappola a luci rosse: ricattato online da una sexy truffatrice

Lo adesco e lo invita a spogliarsi via Skype per poi chiedergli 500 euro. La minaccia: "Se non mi paghi pubblico sulla bacheca di Facebook il video con te nudo"

Spopola in rete questa tipologia di truffa ai danni di uomini che si fidano di sconosciute

Spopola in rete questa tipologia di truffa ai danni di uomini che si fidano di sconosciute

Carrara, 24 ottobre 2014 - RICATTATO online da una sexy truffatrice. Gli chiede soldi per non pubblicare sulla bacheca di Facebook un suo video in atteggiamenti intimi. Sesso virtuale, la truffa corre sul web. È successo a un carrarino mercoledì sera, ma pare che l’adescamento abbia già raggiunto varie persone, il quale ha dovuto sganciare 500 euro a una truffatrice della rete per evitare la pubblicazione sulla pagina Facebook di ogni suo amico virtuale del suo video registrato via Skype pochi minuti prima, che lo ritraeva completamente nudo, in atteggiamenti non proprio ortodossi. La sexy interlocutrice, che fino a pochi minuti prima era dolce e rapita dal suo ‘cavaliere’, si è dimostrata in realtà quello che era. È la nuova truffa che va di moda in rete e che ha già fatto numerose vittime. L’ultimo caso in zona è stato registrato a qualche chilometro di distanza, a Viareggio, soltanto un paio di giorni fa: un padre di famiglia si è visto costretto a pagare, per non far arrivare alla moglie una videoregistrazione di lui mentre si mostrava disinibito e ‘come mamma l’ha fatto’ davanti al pc. «Non lo so come ci sono cascato — racconta il carrarino, che ovviamente vuole restare anonimo — quando ero lì non ho pensato alle conseguenze e, preso dagli eventi, ho assecondato ogni richiesta di quella ragazza. Non ero lucido è vero, ma altri ci sono caduti prima di me». Ora il giovane promette di non accettare più richieste d’amicizia in rete da persone che non conosce. Se in un primo momento aveva pensato di riferire tutto alla polizia postale, il giovane ha preferito prendere questa ‘bastonata’ come lezione, anche perché gli unici contatti che gli erano rimasti della sexy truffatrice erano le generalità di un uomo tunisino e quelle della ragazza, che ovviamente si sono rivelate false.

LA TATTICA adottata da queste ragazze senza scrupoli è semplice: «Mi ha contattato — prosegue — su un sito di incontri dove si parla con persone per fare amicizia o per trovare l’amore. All’inizio era seria e cercava l’amore. Mi ha attirato con la sua dolcezza e mi ha fatto abbassare la guardia. Dopo uno scambio di battute mi ha chiesto l’amicizia su Fb. Non mi sembrava pericoloso ed ho accettato». Mossa avventata invece perché da ora in poi la ragazza ha il coltello dalla parte del manico (vedremo perché). «Sembrava tutto normale. Ricordo ancora come si chiamava: Christine, era francese e faceva la fiorista. Solo ora ho capito che quel profilo era stato copiato e che aveva rubato l’identità a un’altra ragazza. Anche lì, dopo alcune battute mi ha chiesto di vedermi in faccia ed ha proposto di parlarmi via Skype (programma di messaggistica istantanea e videochiamate gratuite, ndr). Ho accettato. Dopo pochi secondi il clima si è surriscaldato: ha iniziato a parlare di sesso e mi ha proposto un gioco: spogliarsi a vicenda e mostrarsi in atteggiamenti eccitanti. Prima che io dessi il mio assenso lei si era già tolta pantaloni e mutandine ed aveva iniziato uno spettacolo erotico per me. Non nego di essermi eccitato alla vista di tutto ciò. Mentre proseguiva, mi ha chiesto di darle un assaggio di me come aveva fatto lei. Non ero lucido lo so, ho quindi accettato. Non vedeva bene e mi ha convito ad accendere la luce della stanza. Dopo una manciata di secondi, circa un minuto che stavo assecondando il suo desiderio, completamente nudo, la ragazza ha bloccato la conversazione e mi ha scritto un messaggio: «Ho registrato tutto: se non vuoi che questo video arrivi per messaggio a tutti i tuoi amici di Facebook devi inviarmi 500 euro». Ho provato a difendermi: le ho detto che l’avevo già cancellata e bloccata sul portale. Lei mi ha risposto: «Non mi interessa se mi hai cancellato, credi che non possa accedere alle tue amicizie? Quando hai accettato la mia, ho copiato tutti i nomi di chi conosci: far arrivare il video a ognuno di loro è uno scherzo». Il giovane, preso dallo sconforto, ha ceduto, e pagato quanto pattuito dalla ragazza. La mattina dopo si è recato in una tabaccheria del luogo e tramite la Western Union (medoto di transazione economica internazionale), ha inviato quanto richiesto alle generalità di uno sconosciuto residente fuori Europa.