Il tritone vince la battaglia: il consiglio vota per l’oasi e la cava rischia la chiusura

Approvata la mozione per la tutela dell'anfibio che ha "colonizzato" il bacino della Valsora / IN CAMPO LA SOCIETA' ERPETOLOGICA / UN'OASI PER IL TRITONE APUANO / COME DAVIDE CONTRO GOLIA

Il tritone apuano

Il tritone apuano

Massa, 14 febbraio 2015  -  Salvare il tritone apuano diventa la «missione» dell’amministrazione comunale di Massa. Nella seduta di giovedì sera il consiglio comunale ha infatti approvato la mozione presentata da Luana Mencarelli (Movimento 5 Stelle) e Nicola Cavazzuti (Rifondazione comunista) che chiede al sindaco Alessandro Volpi, e quindi alla giunta e agli uffici tecnici, di istituire l’oasi del tritone alpestre apuano all’interno del laghetto di cava Valsora. Oasi che, lo ricordiamo, è una proposta avanzata al Comune di Massa circa 3 mesi fa dalla guida ambientale Andrea Ribolini. Un’ipotesi che in prospettiva potrebbe significare grossi problemi per la ditta concessionaria dell’agro marmifero perché per tutelare l’anfibio, e l’habitat che si è ricreato all’interno dell’area di cava, significa attuare tutta una serie di prescrizioni e accorgimenti che sono da un lato onerosi e dall’altro entrano inevitabilmente in conflitto con l’attività di escavazione.

Ma tant’è: il tritone sembra aver unito opposizione e maggioranza nella lotta alla sua salvaguardia anche se il dibattito in consiglio è stato acceso con ben 20 minuti di sospensione per rivedere e modificare la prima stesura della mozione presentata. Al ritorno in aula il voto dei presenti è stato quasi interamente a favore dell’istituzione dell’oasi a cava Valsora: a favore per l’opposizione i tre consiglieri del Movimento, Stefano Benedetti, Carmen Menchini, Fabrizio Brizzi, Agostino Incoronato e Gabriella Gabrielli; per la maggioranza Sabrina Bertelloni, Giacomo Bugliani, Stefano Alberti, Graziella Lazzarini, Luigi Turri, Luca Anghelè, Alessandro Balloni, Elena Mosti, Nicola Cavazzuti, Dina Dell’Ertole, Eleonora Biancolini e lo stesso sindaco Alessandro Volpi. Astenuto Giancarlo Casotti, assenti gli altri. Il contenuto della mozione è chiaro: il consiglio chiede al primo cittadino «di attivarsi attraverso gli uffici affinché le prescrizioni indicate dagli enti preposti siano osservate al fine di salvaguardare la colonia di tritoni ora esistente e, contemporaneamente, siano avviate le azioni per la possibile istituzione di un’oasi protetta nel laghetto di cava Valsora».

Quindi da un lato la tutela degli anfibi che hanno scelto il laghetto di cava Valsora come nuovo habitat, dall’altro il controllo puntuale da parte degli uffici sul rispetto, da parte del concessionario di cava, di tutte le prescrizioni previste per l’area e per la salvaguardia dell’animale. Prescrizioni contenute nell’ultima modifica alla Pronuncia di compatibilità ambientale del Parco delle Alpi Apuane, risalente a gennaio di quest’anno; nell’atto l’ente chiede al concessionario (la ditta “Marmi autotrasporto merci di Angeloni Giuliano”) di rimuovere i rifiuti presenti nell’area, di attivare tutte le misure di salvaguardia dei tritoni e di rimuovere il ravaneto che blocca l’accesso alla “vasca” dei tritoni e ne mette a repentaglio la stessa incolumità (ravaneto peraltro non presente nel piano di coltivazione). Prescrizioni che la ditta avrebbe dovuto rispettare entro 60 giorni dal 12 gennaio ed è già passato un mese.