Aggredisce l’arbitro donna, maxi-squalifica di tre anni

Alessio Tolesino dell’Attuoni ha dato in escandescenze dopo l’espulsione

 Federica Cassiani aggredita da Alessio Tolesino

Federica Cassiani aggredita da Alessio Tolesino

Carrara, 17 aprile 2015  - HA CALPESTATO due volte i piedi dell’arbitro donna, prima di lasciarsi andare a un vero e proprio show contro il pubblico: espulsione e squalifica per 3 anni per Alessio Tolesino, giocatore dell’Attuoni sport, squadra militante in Terza categoria. La società, con il suo storico presidente Carlo Attuoni ha stigmatizzato la vicenda promettendo scuse ufficiali al direttore di gara e alla squadra avversaria.

NON ha sicuramente nessuna giustificazione il comportamento del giocatore dell’Attuoni, che nella sfida casalinga con il Fosdinovo (2-2) si è fatto espellere dalla giovane arbitro Federica Cassiani della sezione di Carrara, impiegata solitamente nel campionato di Promozione. Non è comprensibile cosa sia stato a far partire il controllo a Tolesino. Il giocatore, portiere di ‘nascita’, nel corso della sua carriera calcistica ha militato, tra le tante squadre anche in serie D, nel Camaiore, prima di ‘riciclarsi’ come attaccante in Terza categoria. È quindi abituato alla tensione da gara.

MA A RENDERE ancora più incomprensibile il gesto è la sua situazione affettiva: il cognato è stato anch’egli un arbitro con trascorsi in Eccellenza. A detta di alcune persone presenti al match (finito in 9 contro 11 con un’altra espulsione per l’Attuoni, Marinari) pietra dello scandalo una decisione arbitrale su un contrasto mal digerita dall’attaccante 34enne. Da lì è iniziato lo show in campo di Tolesino che ha perso la testa. Dopo aver protestato per la sua espulsione ha continuato a inveire contro Cassiani, anche con spintoni, concludendo la sua accesa protesta con due pestoni sui piedi del direttore di gara. Mentre usciva dal campo, a petto nudo, ha inveito anche contro il pubblico. Questo il racconto nella decisione del giudice sportivo Pierantonio Fantoni. «Il giocatore – si legge – è stato espulso per comportamento irriguardoso verso il direttore di gara ponendosi a poca distanza dal viso di quest’ultima. Ha proseguito a urlare in modo irriguardoso chinandosi per stare con il viso di fronte a quello dell’arbitro. Alla notifica dell’espulsione, ha colpito con due pacche di particolare forza la spalla dell’arbitro senza provocare forte dolore. Avvicinandosi ulteriormente ha provocato l’indrieteggiare del direttore di gara mentre la offendeva. In seguito ha calpestato due volte i peidi dell’arbitro con violenza provocandole dolore intenso. L’intervento dei giocatori avversari che lo bloccavano ha permesso il suo allontanamento. A questo punto si è tolto la maglia aggressivamente ed ha minacciato il pubblico che si è schierato con l’arbitro. Mentre usciva dal terreno di gioco, molto lentamente, reiterava con gesti e parole le minacce al pubblico. Il dolore per gli atti di violenza subito dall’arbitro sono durati successivamente al termine della gara, fino alla serata». Il primo a stigmatizzare l’accaduto il presidente della squadra del giocatore. «Ci scusiamo per quanto accaduto – ha dichiarato Attuoni – con l’Aia, con la stessa Cassiani e con la società ospite. Quanto accaduto non ha giustificazioni. Negli ultimi 15 anni abbiamo vinto tre volte la coppa Fair play: questo deve far capire che questi tipi di comportamenti sono lontani dalla nostra filosofia di calcio. Faremo una lettera scritta di scuse e da fine stagione faremo dei cambiamenti: non possiamo ripetere gesti del genere».