Teresa, una voce per Max Gazzè

L'apuana Plantamura aprirà il concerto del cantautore il 3 agosto a Marina di Massa

Teresa Plantamura

Teresa Plantamura

Massa, 13 luglio 2016- SARÀ un’artista apuana ad aprire l’attesissimo concerto di Max Gazzè in programma nel parco dell’Ugo Pisa a Marina di Massa, il prossimo 3 agosto. Stiamo parlando di Teresa Plantamura: pugliese d’origine, massese d’adozione, cognome “latino”. Un mix che emerge anche dalla sua musica: sì, sua, perché Teresa non è soltanto una (talentuosa) cantante, ma anche - e soprattutto - una cantautrice. Scrive musica e parole e all’attivo ha già numerose pubblicazioni e collaborazioni importanti. Dal 2014 ha, in corso, una produzione musicale con l’etichetta indipendente “La Clinica Dischi”, con la quale ha pubblicato due singoli – e relativi video – che saranno contenuti nell’album in uscita nell’ottobre di quest’anno. Inoltre, collabora con Alessio Ambrosi, fondatore e direttore artistico di “Acoustic Guitar Meeting” a Sarzana, festival al quale ha partecipato negli anni 2015-2016. Importante, per il suo percorso artistico, è stato poi l’invito alla serata “Laboratorio Piazza De Andrè” a Sarzana, nell’agosto del 2015, e l’incontro con Paolo Bedini, agente storico della scena italia underground degli ultimi trent’anni e già collaboratore di Joe Strummer, Nick Cave, Baustelle e Csi, che ha proposto il nome di Teresa come artista per l’apertura del concerto di Max Gazzè in occasione del “Metarock Revolution Festival” (che è in programma dal 27 luglio al 6 agosto e che prevede, appunto, il concerto marinello di Maz Gazzè, il 3 agosto). Teresa, quali brani proporrai al concerto del 3 agosto? «Proporrò alcuni dei brani contenuti nell’album, saranno per lo più inediti e anche un paio di cover, alle quali sono molto legata». Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali? «Sono cresciuta con Amàlia Rodrigues, Gabriella Ferri e tanto Bruce Springsteen: più che riferimenti, sono sempre stata attratta dagli artisti che esprimevano vera passione nell’espressione musicale». Artisti ‘major’ e indipendenti possono convivere? «Direi di sì... più che major e indipendenti, sono gli stessi artisti che fanno la differenza. La convivenza è di conseguenza. Ho fatto la rima. Magari ci scrivo una canzone. Ciao e a presto!».