Sparatoria di sera ai Poggi: torna la paura. Possibili collegamenti con vecchi attentati

I colpi esplosi intorno alle 20 non lontano dal viale Roma

PASSATO  La palazzina ai Poggi contro cui alcuni giovani, rimasti senza nome, ad aprile spararono cinque colpi di pistola

PASSATO La palazzina ai Poggi contro cui alcuni giovani, rimasti senza nome, ad aprile spararono cinque colpi di pistola

Massa, 24 luglio 2015 -  ANCORA spari ai Poggi. I colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi mercoledì sera, poco prima delle 20, non lontano da via Roma. Una ricostruzione ufficiale della dinamica dei fatti non esiste, perchè le forze dell’ordine preferiscono non dire nulla, ma qualcosa è comunque trapelato. A quanto sembra qualcuno avrebbe fatto fuoco (un colpo sicuro, forse di più) non lontano dall’abitazione di una persona che, a torto o a ragione, nei mesi scorsi è stato al centro dell’attenzione degli inquirenti perchè coinvolto nell’ipotizzata «guerra tra bande». Un gesto intimidatorio? E’ possibile, anche perchè le forze dell’ordine negano ci siano stati feriti. Un dato è certo. Lo sparo (ma qualcuno dice siano stati più colpi) è stato sentito da tante persone. E c’è chi è sceso in strada per tentare di capire cosa stava succedendo. Qualcuno ha chiamato la Polizia di Stato, ma quando la pattuglia della Volante è giunta sul posto, ha trovato difficile anche trovare il luogo della sparatoria. Le indagini sono subito scattate ma la «matassa» da sciogliere non è semplice. Raccogliere testimonianze non è facile. Ai Poggi gli abitanti hanno paura ad esporsi. Temono conseguenze. Più facile ottenere informazioni da chi, magari abitante in via Roma e dintorni, ha sentito i rumori. Ma può dire poco. Al massimo indica la zona al confine tra i Poggi e Cervara. Purtroppo non è la prima volta che in questa zona si spara.

LA PRIMA sparatoria la notte tra domenica 12 aprile e lunedì 13, sempre ai Poggi. Erano le 20 quando due o tre giovani spararono cinque colpi di pistola verso una finestra al primo piano di un palazzo. Nella casa in quel momento erano presenti Cesare Ricci e sua moglie. Per fortuna nella stanza non c’era nessuno. Nemmeno i nipoti che erano soliti andare dalla nonna e giocare proprio in quella stanza. In quell’occasione qualcuno disse che chi aveva sparato era scappato verso Castagnara e si parlò di guerra tra bande: da una parte quelli dei Poggi, dall’altra quelli di Castagnara. Nelle stesse ore sarebbe stato sparato, ma non è mai stato accertato con sicurezza, qualche colpo anche vicino alla casa di Amraoui.

IL SECONDO «avvertimento» giovedì 23 aprile, sempre di notte, in via dei Mori, quasi in campagna. In questa occasione venne utilizzato un fucile e i proiettili raggiunsero una palazzina rosa dove dormivano il signor Bonucelli e sua moglie. Anche in questo caso, per fortuna, non ci furono feriti. Ma qualcuno collegò, forse sbagliando, la sparatoria con la precedente grazie ai rapporti di amicizia che intercorrono (o intercorrevano) tra i figli delle due famiglie prese di mira. Ora questi nuovi colpi d’arma da fuoco. Atti di «teppismo» o qualcosa di più grave? E c’è un collegamento?