Venerdì 19 Aprile 2024

Sequestrano un cliente e lo picchiano; il pm: "processate i due baristi"

Un giovane caricato a forza su un'auto e preso a bastonate, calci e pugni. Rubati due cellulari

La volante del commissariato aveva identificato subito i presunti aggressori

La volante del commissariato aveva identificato subito i presunti aggressori

Carrara, 1 febbraio 2015 - Lo avevano caricato a forza su un’auto, preso a bastonate, pugni e schiaffi e lo avevano abbandonato sanguinante davanti al porto di Marina: per quella azione punitiva, culminata con un autentico pestaggio e accaduta nel giugno del 2012, il pubblico ministero ha chiesto il processo nei confronti di due baristi e ristoratori pakistani, Hammad Hassas di 31 anni e Imran Shahazad di 34 anni. Pesanti le accuse formulate nella richiesta di rinvio a giudizio che ora dovrà esaminare il gip Alessandro Trinci: sequestro di persona, lesioni personali aggravate, porto di oggetti atti ad offendere mentre il Shahazard dovrà rispondere anche di furto per essersi impossessato di due telefoni cellulari della vittima, Costinel Traila, di origine romena ma residente a Marina. La discussione animata che avrebbe fatto da preludio al «sequestro» di persona era avvenuta in un locale di piazza Menconi. I due pakistani, secondo la ricostruzione degli investigatori, avevano avuto un diverbio col giovane dell’est all’interno del bar ristorante e poi si erano messi al suo inseguimento raggiungendolo in strada e caricandolo a forza su un’auto. Il terzetto si era direto verso la zona delle pinete di levante e qui sarebbe avvenuto il pestaggio: il romeno veniva raggiunto da una serie di pugni e calci e poi anche da una bastonata. Nella colluttazione sparirono due telefoni della vittima che veniva poi scaraventata fuori dall’abitacolo davanti all’ingresso del porto.  Un automobilista che aveva assistito alla scena aveva avvertito il 113 e sul posto accorrevano la volante del commissariato e l’ambulanza del 118 che trasportava il ferito al pronto soccorso. Sulla base delle testimonianze, gli agenti risalivano ai due pakistani che erano stati trovati in possesso di un bastone di ferro lungo circa mezzo metro e con il quale sarebbe stato colpito il romeno. Non si sa quale sia stata la scintilla che aveva scatenato la violenta reazione dei due ristoratori che sono chiamati ora a chiarire i fatti davanti al gip Trinci. Sembra che i racconti della vittima e dei sue presunti aggressori non concidano per cui la procura potrebbe giocare una carta importante e vale a dire alcune testimonianze di persone che avrebbero assistito ai fatti.  La vicenda era accaduta il 24 giugno 2012 e in un primo momento la polizia aveva trovato un muro d’omertà. Nessuno sapeva nulla, nessuno aveva visto nulla. Però le indagini della squadra anticrimine avevano dato subito un volto ai presunti aggressori che erano stati poi identificati nella notte e condotti in commissariato per l’interrogatorio. Quindi erano stati denunciati alla procura e rilasciati.