Massa, la Prefettura dà l'ok al controllo del vicinato contro i furti

Una pratica molto diffusa, di solito organizzata in forma spontanea con whatsapp, diventa istituzionale

Ladro in azione

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Massa, 22 giugno 2016 - Il ‘controllo di vicinato’ è realtà. In Prefettura, è stato sottoscritto dal prefetto Giovanna Menghini e dal sindaco del Comune di Massa, Alessandro Volpi, il protocollo d’intesa denominato “Controllo del vicinato”, alla presenza dei vertici territoriali delle forze dell’ordine che vi hanno aderito. Il documento, approvato dal ministero dell’Interno, esprime «la chiara volontà – si legge in una nota della Prefettura – di aumentare il controllo sulle attività criminali che possono interessare il territorio comunale e che destano il maggiore allarme sociale (come, ad esempio, i furti nelle abitazioni) nonché prevenire e arginare situazioni di degrado urbano. Attraverso il recupero delle regole di “buon vicinato” e di “attenzione sociale” si propone di migliorare la sicurezza pubblica nel territorio comunale, favorendo la partecipazione dei cittadini residenti a sostegno delle Forze di Polizia, accrescendo la fiducia tramite un virtuoso modello di sicurezza partecipata». Il protocollo, nello specifico, prevede di «implementare le tradizionali linee di intervento a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica mediante la valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio comunale; di incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio e promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e vicinato solidale».

I cittadini che intenderanno partecipare al “controllo di vicinato” si costituiranno liberamente in “Gruppi di Controllo di vicinato” e comunicheranno tale costituzione alla Polizia Municipale diMassa, unitamente al nominativo del loro referente. I predetti, in tal modo, potranno «svolgere un’attività di osservazione riguardo fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza (ad esempio, passaggi ritenuti sospetti di macchine o di persone, allarmi, rumori), limitandosi a comunicare alle Forze di Polizia, attraverso i numeri 112 e 113, ovvero alla Polizia locale, le informazioni di interesse ed astenendosi in ogni caso dall’assumere comportamenti incauti e imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per se medesimi o altri». Verrà predisposta da parte del Comune, al fine di poter segnalare le zone interessate dal progetto, un’adeguata cartellonistica e, per garantire un’idonea preparazione, è previsto che i “coordinatori” siano adeguatamente formati dalla polizia nel corso di periodici incontri tenuti dalle medesime e inerenti le tematiche dei limiti e delle modalità di svolgimento del progetto. Il protocollo ha carattere sperimentale e, in caso di buon esito, potrà essere esteso ad altri territori della nostra provincia.