Mercoledì 24 Aprile 2024

Riccone con quattro case in Marocco e a Carrara nell’alloggio popolare

Paga solo 70 euro al mese di affitto dal 2002. Scattano la denuncia e sfratto

Un'immagine di Casablanca

Un'immagine di Casablanca

Carrara, 31 gennaio 2015 - Riccone in Marocco, povero a Carrara. E vive in una casa popolare, con moglie e figli, dal 2002 pagando solo 70 euro al mese. E’ finita però la cuccugna di un «furbetto» che aveva presentato dichiarazioni dei redditi fasulle specificando solo di avere un reddito da 1.200 euro al mese frutto dello stipendio alle dipendenze di una impresa carrarese. Pochi per sbarcare il lunario e così da 13 anni usufruisce della casa popolare. Ma ancora per poco perché sono già state avviate, da quanto risulta, le pratiche per lo «sfratto» accompagnato da una serie di denunce alla guardia di finanza. Le indagini si sono conlcuse nei giorni scorsi quando l’Agenzia nazionale del catasto e della cartografia del Regno del Marocco ha trasmesso alle autorità italiane i certificati di proprietà. E si è scoperto che il «poveretto» è proprietario di ben quattro appartamenti in pieno centro a Casablanca oltre ad un garage sotterraneo per metterci il suo Suv con targa araba (pare che girasse anche a Carrara col fuoristrada per poi nasconderlo bene e non farlo vedere ai vicini) e un terreno dove è stato costruito un palazzo. Un’abitazione nella capitale del Marocco, come si desume dalla documentazione ha una superficie di 1 ara e 1 centiara (101 mq), con arredi di lusso. Le proprietà sono intestate al capofamiglia assegnatario della casa popolare e ai figli e alla moglie.

La legge regionale prevede che ogni due anni gli assegnatari delle case popolari debbano presentare la dichiarazioni dei redditi compresi gli immobili posseduti all’estero. In questo caso, ovviamente, cade il privilegio della casa popolare. Sono state le indagini approfondite a smascherare il benestante che a Carrara s’inventa invece una vita di disagio profondo. L’uomo lavora in una ditta e percepisce uno stipendio mensile di 1.200 euro circa ma è riuscito ugualmente a mettere da parte un bel gruzzolo e investire a Casablanca visto che a Carrara ha sempre pagato una cifra irrisoria per l’affitto. Ora è stata attivata nuovamente la guardia di finanza che ha passato al setaccio le dichiarazioni dei redditi e l’azione delle fiamme gialle, di concerto con l’Erp e il Comune, potrebbe riservare sviluppi clamorosi visto che tutti i paesi esteri stanno a loro volta fornendo dati catastali con una certa celerità. Nell’alloggio popolare dell’Erp il marocchino ha ospitato anche una parente che ha lamentato una miseria assoluta ben consapevole dei beni al sole del familiare. Resta da capire quando sono stati acquistati gli immobili nella capitale marocchina visto che nessuno è gravato da ipoteche o mutui per cui si dedurrebbe che siano stati pagati in contanti. La guardia di finanza visionerà tutti i documenti bancari per verificare se il capofamiglia abbia commesso altri reati. Intanto dovrà lasciare la casa popolare entro poco tempo a beneficio di chi ne ha veramente diritto.