Restò invalido per il cedimento di una gru, due condannati ad un maxi risarcimento di mezzo milione di euro

La vittima è Mauro Balloni. La sentenza del giudice Garofalo a carico degli imputati di lesioni colpose per l'incidente del 2008 all'ospedale di Massa

Balloni all'uscita dal tribunale

Balloni all'uscita dal tribunale

Massa, 28 febbraio 2015 - E' rimasto invalido a causa delle ferite riportate per il cedimento di una gru-piattaforma sulla quale era al lavoro: dovrà essere risarcito con mezzo milione di euro da due delle persone condannate per quell'incidente. Lo ha deciso poco fa il giudice Fabrizio Garofalo, al termine della camera di consiglio che ha chiuso il processo di primo grado per lesioni colpose per l'incidente accaduto la mattina del 10 aprile 2008 in un piazzale del vecchio ospedale di Massa. Il risarcimento più consistente spetta a Mauro Balloni, oggi 71 anni, dipendente tecnico dell'Asl del settore manutenzione, che a seguito delle ferite è rimasto gravemente invalido.

Il giudice ha condannato tutti e tre gli imputati, ossia i due titolari della ditta che stava effettuando i lavori e dell'operatore della piattaforma. Davide Cavalli ed Enza Cavallini, titolari della Apige di Livorno, sono stati condannati rispettivamente a un anno di reclusione e a quattro mesi di reclusione; per entrambi è stato disposto il beneficio della pena sospesa condizionata al pagamento della provvisionale alle parti civili. Saturnino Muccelli, 56 anni, livornese, dipendente della Apige che manovrava il cestello, è stato condannato a 6 mesi, anche per lui pena sospesa ma non dovrà concorrere al pagamento della provvisionale.

Le parti civili erano Mauro Balloni e l'architetto dell'Asl Rosa Mistica Cattaneo; parte civile anche Maria Orsi, moglie di Balloni. Per Balloni, che riportò le ferite più gravi, il giudice ha appunto disposto la provvisionale di 500 mila euro; alla moglie va una provvisionale di 30 mila euro; all'architetto Cattaneo, che riportò una ferita ad una mano, 20 mila euro.

La piattaforma incastrata

L'incidente accadde la mattina del 10 aprile: l'architetto Cattaneo e Balloni, insieme al dipendente della ditta Muccelli, erano saliti sulla gru piattaforma per controllare lo stato dei lavori sul tetto dell'ospedale, sopra il reparto di Radiologia, danneggiato da una tromba d'aria, ma il macchinario cedette e il cestello, ad una altezza di 10 metri dal suolo, si schiantò contro il muro dell'edificio vicino. La perizia del consulente tecnico nominato dal giudice aveva evidenziato un problema di manutenzione nella piarttaforma gru, in particolare l'ossidazione della leva che comandava il braccio della piattaforma: era stato quindi impossibile bloccare il braccio della gru per impedire che finisse all'esterno dell’area di sicurezza. Cattaneo e Muccelli finirono in una finestra. La donna riportò la frattura di una mano e la perdita di una falangetta; l'operaio ebbe ferite al volto e alla fronte. Balloni, invece, rimase incastrato fra la piattaforma e il muro dell'edificio: prima lottò per un mese tra la vita e la morte poi affrontò un doloroso calvario di 9 mesi di ospedale e ancora oggiha notevoli difficoltà a camminare.

Guido Baccicalupi

Anna Pucci