Adottato il Regolamento Urbanistico. Volpi: "Colmato un vuoto di 35 anni"

Per il sindaco "ora Massa è finalmente una città come le altre"

Il sindaco Volpi (Foto Nizza)

Il sindaco Volpi (Foto Nizza)

Massa, 25 luglio 2015 - Con 18 sì 8 astensioni e 2 no, il Regolamento Urbanistico è stato adottato l’altra notte dal consiglio comunale. Soddisfatto il sindaco Volpi (nella foto). Ecco il suo commento all’indomani (lo riportiamo integralmente). "Finalmente, dopo 35 anni, Massa ha adottato un Regolamento Urbanistico. Al termine di una lunga discussione, che ha impegnato sette sedute fiume del consiglio comunale, è stato varato il principale documento di pianificazione urbanistica, che la nostra città attendeva da troppo tempo e senza il quale è davvero impossibile immaginare qualsiasi idea di presente e di futuro. Molti dei ritardi che questo territorio sconta sono dipesi proprio da tale mancanza che da un lato ha favorito uno sviluppo del tutto disorganico mentre dall’altro, in maniera paradossale, ha bloccato ogni iniziativa virtuosa.

Senza uno strumento urbanistico poi non è stato possibile realizzare neppure quegli interventi indispensabili alla vita dei cittadini, che avevano ed hanno bisogno non di grandi opere ma, prima di tutto, di poter migliorare le condizioni delle loro abitazioni. Ora questo vuoto è stato colmato e si apre il percorso che riporta Massa in condizioni di normalità rispetto ad altri territori. I criteri ispiratori del nuovo Regolamento Urbanistico sono essenzialmente quattro. Il primo è costituito dalla decisa volontà di evitare il nuovo consumo di suolo favorendo il recupero dell’edificazione esistente attraverso molteplici prerogative fino ad ora per molti versi impraticabili; dalla riduzione dell’unità minima abitativa, differenziata da zona a zona, alle possibilità di frazionamento, al tanto atteso recupero dei sottotetti, agli ampliamenti, alle ristrutturazioni e ad un complesso di altri interventi in grado di rispondere in maniera razionale alla domanda di abitazioni dei nostri concittadini. Il secondo aspetto, connesso al primo, è dato dalla scelta di non consentire nuova edificazione nelle zone a rischio idraulico per evitare che le tante fragilità ambientali della nostra terra vengano ulteriormente e pericolosamente appesantite.

Anzi, lo sforzo posto in essere dal Regolamento è quello di utilizzare tutte le leve possibili per ridurre sensibilmente il rischio idrogeologico con interventi mirati, finanziati con i contributi dei privati. Il secondo criterio è rintracciabile nell’obiettivo di favorire la ripresa economica. Era davvero impensabile immaginare qualsiasi dinamica economica senza avere norme chiare che regolassero il fondamentale comparto turistico e l’altrettanto decisivo comparto manifatturiero. Senza una pianificazione urbanistica, come era possibile recuperare le colonie, valorizzare gli alberghi, i campeggi e gli arenili? Il Regolamento fa tutto questo; concepisce il recupero delle Colonie, trasforma e innova il comparto dei campeggi, mettendo finalmente mano al mercatino e alla viabilità, rende possibile l’espansione e il salto qualitativo degli alberghi, disegna un futuro migliore per le nostre spiagge.

Per l’area della Zona industriale sono state scritte regole che permettano la semplificazione e l’attrazione degli investimenti, limando ogni limitazione inutile e, al contempo, puntando a catalizzare investimenti di qualità. Anche il settore commerciale trova uno spazio specifico con la definizione di un’area destinata a tale attività e con lo sforzo di recuperare il commercio di vicinato come elemento sociale importante. Il terzo criterio è quello di migliorare la qualità della vita della città, creando nuovi spazi di aggregazione e nuove piazze nei quartieri, rispondendo all’enorme fame di parcheggi, dando vita ad arterie capaci di alleggerire il traffico e favorendo il ripopolamento di zone oggi in sofferenza come quelle di montagna per ripristinare un’idea più collettiva di comunità. Il quarto criterio ha mirato a dotare la città di una quantità importante di residenze sociali per dare una risposta non solo alla pesante emergenza abitativa ma soprattutto alle tante coppie e ai tanti singoli in difficili condizioni economiche e alla ricerca di un’abitazione. Dunque, con l’adozione del Regolamento urbanistico, Massa ha finalmente compiuto un passo decisivo nel futuro".