Primarie, l'ira degli sconfitti spacca il Pd: "Non appoggeremo il candidato scelto dagli elettori"

A Villafranca ha vinto Mario Guastalli ma il sindaco uscente, che appoggiava Fraschini, va su tutte le furie: "La mia maggioranza non lo voterà"

Emilia Fraschini è stata battuta da Mario Guastalli

Emilia Fraschini è stata battuta da Mario Guastalli

Villafranca, 27 marzo 2015 -  TUTTI insieme per le primarie, magari non appassionatamente ma uniti dalla decisione di lasciare agli elettori la scelta del candidato sindaco del Pd per le elezioni amministrative di maggio. Poi, a risultato chiuso, il malumore è troppo e alla fine esplode: chi appoggiava Emilia Fraschini (non tesserata), la candidata battuta da Mario Guastalli (iscritto al Pd), esce allo scoperto e tira la riga. Il partito si spacca. «La maggioranza del comune di Villafranca non appoggerà il vincitore delle primarie, Mario Guastalli». Lo dichiara il sindaco uscente in prima persona, Pietro Cerutti, Pd. Che spiega: «Dopo l’incontro, avvenuto sabato scorso con Guastalli, per verificare la possibilità di ricucire i rapporti dopo le primarie del Partito democratico di Villafranca, io, la maggioranza dell’attuale amministrazione comunale e la componente di riferimento nel partito riteniamo inaccettabile l’assenza, ad oggi, di una netta ed inequivocabile presa di distanza dal senatore Barani da parte del candidato sindaco Guastalli. Il senatore Barani è stato il responsabile del disastro, non solo finanziario, nel quale versava il comune sei anni fa, portandolo sull’orlo del baratro con sprechi e abusi che sono ancora oggi oggetto di procedimento giudiziario».

Parole dure nei confronti di Guastalli, con la conseguenza che evidentemente il Pd, o un pezzo del Pd, disconoscerà il risultato delle primarie aperte da lui stesso organizzate per puntare, forse, su un altroo candidato. «Il rifiuto, di fatto, di ripudiare il sostegno politico di Barani – sostiene Cerutti – è la dimostrazione da parte di Mario Guastalli di voler collaborare con lui, condividendone i metodi ed il modo di amministrare. In questa situazione, nella quale non avremmo mai voluto trovarci, e proprio perché alternativi a Barani, ci riteniamo liberi di sostenere altre liste civiche».