Precari della scuola, quarantenni che sognano il posto dopo una vita fatta d'incertezza

Parlano due professori tra speranze, critiche e richieste a Renzi / LA VIDEOINTERVISTA

CONTESTA Lorenzo Manfredi è molto critico verso Renzi

CONTESTA Lorenzo Manfredi è molto critico verso Renzi

Massa, 5 marzo 2015 – «IO NELLA Graduatoria ad esaurimento ci sono. Per avere l’abilitazione ho fatto un corso biennale che aveva valore di concorso. In teoria sarò assunto. In pratica attendiamo». A parlare è Lorenzo Manfredi (nella foto) massese, professione precario della scuola. Essere nella Gae vuol dire essere tra i supplenti che Renzi vuole assumere da settembre. E’ da anni che Manfroni attende settembre per sapere se e dove lavorerà. Da quando si è laureato in Economia a Pisa: era il 2001. Ora ha 40 anni, convive e ha due figli. Anche la consorte è docente ma lei dal 2014 è assunta in pianta stabile. «Grazie alla sua busta paga abbiamo ottenuto il mutuo per la casa – commenta – prima con due contratti a termine le banche volevano la garanzia di terzi». Manfredi insegna allo «Zaccagna» e all’Alberghiero. Sono 10 ore a settimana per uno stipendio di quasi mille euro. Il contratto è partito il 6 settembre 2014 e scade il 30 giugno 2015. A luglio e agosto non ti pagano. «D’estate c’è la disoccupazione ordinaria: il 70% dello stipendio – spiega – Prima, siccome non facevi le vacanze estive perchè il contratto scadeva, le ferie le pagavano. Quasi mille euro, facevano comodo. Ora ti mettono in ferie a Natale e Pasqua. E non pagano». Manfredi è della Cgil ed è critico su Renzi: «Le assunzioni saranno fatte con criteri non chiari. Pare che saremo assunti non da una scuola ma da una rete di scuole. In pratica faremo i tappabuchi. E se ci sarà la graduatoria nazionale i primi potranno scegliere bene, ma gli ultimi dove andranno?».

PIÙ OTTIMISTA Diolinda Colecchia. Si è laureata a Salerno ma insegna 24 ore a settimana divise tra 12 a Caniparola (Fosdinovo) e 12 alla Taliercio (Marina di Carrara). Ha 41 anni, è sposata, ha due figli, è nella Graduatoria ad esaurimento ed è autoironica: «Renzi? Dall’Università in poi non ho mai smesso di studiare. Per avere l’abilitazione ad insegnare francese a Fivizzano ho fatto un corso, poi un secondo corso a Firenze per insegnare alle primarie. Ero incinta, facevo avanti e indietro. Poi c’è stato il corso per diventare insegnante di sostegno: ho anche quell’abilitazione. Ho persino fatto un corso da educatrice nei convitti. Mi ha permesso di lavorare al convitto di Marina di Massa. Ora sto facendo un corso abilitante per insegnare alle medie. Intanto faccio la precaria: da 8 anni. Quest’anno guadagno 1.300/1.400 euro al mese. Ma 11 mensilità, non 12».