Speciale elezioni: Paolo Biagini scende in campo con Spediacci

Il presidente del comitato di primo soccorso corre con "Giovani per Carrara"

Paolo Biagini

Paolo Biagini

Carrara, 20 maggio 2017 - Paolo Biagini, presidente del comitato di primo soccorso del monoblocco scendere in campo e lo fa con Gianenrico Spediacci. Entra nella lista "Giovani per Carrara", una dei tanti soggetti politici che sostengono "Rinascita". Biagini spiega il perché "Quella di scendere in politica per le amministrative dell’11 giugno prossimo è stata una scelta riflettuta e ponderata a lungo. Non nego che molti dei candidati a sindaco hanno più volte chiesto il contributo mio e del comitato che rappresento ma alla fine ho scelto per una lista civica (indipendente). Ho scelto la lista “Giovani per Carrara” di Gianenrico Spediacci perché, leggendo accuratamente i programmi elettorali dei candidati, solo nel programma di Spediacci viene fatta una concreta, determinata e fattibile proposta sull’attuazione di quello di cui la nostra città ha bisogno. In molti programmi non è neppure menzionato l’enorme problema della sanità nel nostro territorio. Dopo oltre un anno di intensa battaglia portata avanti per ottenere un Primo Soccorso in quello che resta del nostro ospedale, ho costato che il dialogo con certe realtà istituzionali o para-istituzionali come l’Asl è possibile solo in vesti di autorevolezza che solo una carica politica può ricoprire".  

Il nostro comitato ha portato avanti le richieste di ben 12mila cittadini ma, per ottenere quello di cui la nostra città ha seriamente bisogno e che le recenti amministrazioni comunali hanno distrutto, svendendo il nostro ospedale e lasciando decine di migliaia di concittadini senza neppure un primo soccorso, si deve poter giungere a certi tavoli a cui solo una persona rivestita di valore istituzionale è ammessa. Come comitato di semplici cittadini siamo comunque giunti a livelli elevati dialogando anche con la dirigenza generale della stessa Asl; un conto però è dialogare, un altro è battere i pugni e pretendere quello che la legge stabilisce e recuperare, per quanto possibile, quello che ci è stato tolto. Per fare questo è però necessario ricoprire un ruolo istituzionale. Non è possibile lasciare la sanità carrarese in mano a coloro che sono stati gli artefici di questo disastro e che oggi hanno ancora l’arroganza di candidarsi nuovamente. Spero che questa volta i miei concittadini metteranno da parte i loro interessi privatistici votando l’amico, il parente, colui che ha fatto favori, ma piuttosto pensino coscientemente alla propria salute, a quella dei propri figli, dei propri cari che nessun amico, nessun principale, nessun collega o parente potrà salvaguardare.  Sarà ancora il clientelismo più becero che porterà ancora alcuni cittadini a votare i soliti noti, distruttori della nostra città o finalmente il carrarino si desterà da questo torpore atavico e deciderà di votare per il bene collettivo della città? Questa volta i nostri concittadini hanno il modo di poter realmente cambiare le cose, hanno il potere di far valere la propria salute al di sopra dei favori e degli scambi di piaceri. La risposta la vedremo dopo l’11 giugno".