«Presto nuovi servizi a Monterosso» Saccardi garantisce il rilancio

L'assessore: "Zanetti un'oppornità per la sanità"

Da sinistra Crudeli, Saccardi e Zanetti

Da sinistra Crudeli, Saccardi e Zanetti

Carrara, 21 giugno 2017 - Stefania Saccardi assessore regionale alla Sanità “Confermiamo gli investimenti della regione per portare subito nuovi servizi all’ospedale di Carrara. Andrea Zanetti sarà il garante di un impegno fondamentale per la salute dei cittadini. Ecco come risolveremo le code ai cup e taglieremo i tempi delle prestazioni” La Sanità cambia adesso.  “Con la legge approvata nel 2015 è iniziata una ristrutturazione profonda del sistema sanitario toscano che rappresenta comunque un modello di riferimento per la maggior parte delle regioni italiane tanto che altre regioni pagano alla Toscana più di trecento milioni di euro all’anno per prestazioni e interventi che noi assicuriamo ai loro cittadini. Nella sanità e nell’assistenza ai cittadini si può fare sempre meglio, ma anche nel modello di welfare che la Toscana ha adottato ci sono delle eccellenze innegabili. Forse dobbiamo lavorare ancora sulla comunicazione e interagire meglio fra regione e sindaci, fra dirigenti e comunità locali. Su questo c’è la massima apertura perché i sindaci sono i nostri principali interlocutori”. Stefania Saccardi, assessore alla sanità della Regione Toscana, partecipando ad un incontro affollatissimo a Cà Michele alla presenza di tanti esponenti del mondo della sanità, rispondendo a una serie di interventi di interventi è stata chiara “l’elezione di Andrea Zanetti è un’opportunità per la città e per il territorio perché dialogare con un sindaco che ha la stessa cultura della sanità e del sostegno ai deboli garantisce un livello di fiducia reciproca fondamentale per le istituzioni attraverso un approccio positivo al dialogo”. Sul rispetto della Regione agli impegni sottoscritti con il Pal del 2013 Stefania Saccardi è stata altrettanto categorica “Mi impegno personalmente a portare a Carrara gli ambulatori e i servizi che ancora mancano e che sono previsti nell’accordo. Realizzare questo processo, a partire dallo spostamento della scuola infermieri è una volontà anche della regione per realizzare una sanità a misura di cittadino. Abbiamo scelto il modello dell’alta intensità di cure ma dobbiamo garantire anche i servizi precedenti e successivi agli interventi altrimenti si perde l’efficacia delle “cure”. Aggiungo anche che la Regione ha stanziato una cifra importante per la l’attuazione della legge relativa al “Dopo di noi” e assicurare un futuro vero e un’assistenza adeguata ai soggetti più fragili quando non abbiano parenti. È una soddisfazione vedere che nel programma di Andrea Zanetti c’è un impegno preciso in questa direzione, ma non avevo dubbi”. Della richiesta di garantire risposte veloci e di ridurre le code ai cup e i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie si è fatto portavoce Andrea Zanetti che ha segnalato il problema come “primario perché il più sentito dai cittadini che devono fare i conti con le attese e chiedono risposte adeguate alle loro esigenze”. Anche sulle liste di attesa l’assessore regionale è stata chiara “E’ una necessità che avvertiamo noi prima degli altri perché la riforma del 2015 è basata su un modello di sanità che muove dall’impegno di rendere facile l’accesso ai servizi per anticipare i problemi ed evitare ricoveri per patologie che possono essere affrontate con efficacia attraverso la prevenzione. Stiamo lavorando per abbattere le liste di attesa con due interventi congiunti. Prima di tutto il “modo” con il quale il sistema sanitario deve prendersi in carico il malato pianificando le prestazioni che possono essere prenotate già al momento della visita specialistica nei reparti. È una parte rilevante e ricorrente delle prestazioni che si possono pianificare senza dover ricorrere al cup. Poi dobbiamo coinvolgere i medici di base e utilizzare la rete delle farmacie. Secondo i nostri calcoli i tempi si ridurranno considerevolmente e senza dover diminuire il numero degli addetti ai cup. Ultimo aspetto da affrontare è quello del personale, cambiando le regole: chi vince un concorso, medico o infermiere, deve impegnarsi ad accettare la destinazione perché solo così possiamo assicurare il presidio dei piccoli centri intervenendo sulla rete di protezione e anticipando prestazioni che si possono fornire sena dover fare lunghe code o spostamenti di chilometri. Su questi servizi –ha concluso Stefania Saccardi - il sindaco è il nostro primo interlocutore ed è necessario che condivida metodo e cultura dell’assistenza rappresentando il territorio e sono certa che Andrea Zanetti, è la figura giusta”.