D'Alema 'investe' Vannucci: il lider maximo rimette in sella l’ex assessore

Sala del Comune di Carrara stracolma per ascoltare il nuovo progetto di sinistra

Massimo D'alema in Comune

Massimo D'alema in Comune

Carrara, 7 marzo 2017 - «Se fossi di Carrara voterei Andrea Vannucci». Torna in pista l'ex vice sindaco e lo fa con la benedizione di Massimo D’Alema. Il lider maximo ieri ha ufficializzato la candidatura dell’ex vice sindaco dichiarando a chiare lettere. Al che lo stesso candidato ha risposto con una battuta: «Allora siamo in due... se i voti si pesassero». Invece sembra il contrario: almeno dall’incontro tenuto in Comune il seguito del dissidente del Pd sembra sia alto in città: la sala di rappresentanza era stracolma fra vecchi democratici (Raffaele Parrini, Roberta Crudeli, Giovanna Bernardini, Luca Ragoni, Narciso Buffoni, Pierpaolo Delia), rappresentanti di una sinistra in cerca di autore (Roberto Conserva, Fabrizio Giromella) che nel movimento dei Democratici progressisti «potrebbero trovare – come auspica D’Alema – quella rappresentanza perduta in questi tempi». Accompagnato dallo zoccolo duro del Pd, quella parte che non si è piegata al commissario, il vice segretario Nicola Del Nero, Paolo Biagioni, Alessandro Bandoni, ma anche Nicola Marchetti e Carlo Paolini di altri rami della sinistra, D’Alema ha commentato il recente commissariamento del Pd: «E’ un metodo di governo autoritario. A Carrara non c’erano particolari problemi o scandali; si è voluto bloccare un gruppo dirigente che ha fatto scelte nel pieno rispetto dello statuto. Sono certo che i cittadini, per quel che li conosco, non si faranno imporre un sindaco da Firenze. E’ un metodo inaccettabile. Noi a Cararra ci siamo e sosterremo Vannucci».

Una benedizione blasonata che riporta clamorosamente in ballo l’ex vice sindaco che fuori dal Pd, fuori dalla colaizione, da cui ha sempre preso le distanze, adesso ha una autorevole griglia istituzionale in cui muoversi e delineare la sua lista. Fra i più entusiasti Narciso Buffoni: «Ho avuto la tessera numero uno del Pd, ma adesso entro in questo movimento che dovrà dare risposte a quella parte della sinistra che non si riconosce nel partito». «La ssicissione – ha aggiunto D’Alema – era già avvenuta con tutti gli elettori che abbiamo perso in questi anni. Ora noi cerchiamo di intercettarli e riportarli in un movimento della sinistra».