Paura sulla spiaggia: disabile si perde, poi il lieto fine

Tanta paura con lieto fine. Allarme in spiaggia ieri mattina dopo le 10,30 quando un disabile si è allontanato dal bagno Doride ed è sparito

SOCCORSI Il ragazzo è stato ritrovato verso le 13 al Lido Leda

SOCCORSI Il ragazzo è stato ritrovato verso le 13 al Lido Leda

Carrara, 4 luglio 2015 - Tanta paura con lieto fine. Allarme in spiaggia ieri mattina dopo le 10,30 quando un disabile si è allontanato dal bagno Doride ed è sparito. Immediate le ricerche da parte del personale del Cim di Massa che lo aveva in custodia. L’assistente sociale, che aveva la responsabilità sul disabile, ha messo in movimento tutti i bagnini della zona credendo che il ragazzo fosse in mare. Allertato anche il personale della Guardia costiera che ha messo in moto le motovedette e persino l’elicottero, oltre al coinvolgimento della prefettura.

L’uomo, A. D. di 46 anni, è stato ritrovato intorno alle 13 in stato di confusione al bagno Lido Leda, dall’altra parte del litorale apuano. A. D. ha dichiarato di aver perso l’orientamento dopo essere entrato in acqua e di non essere stato più in grado di ritrovare il suo accompagnatore.

Alle ricerche in mare e sugli arenili condotte e coordinate dalla Capitaneria di porto hanno partecipato attivamente gli assistenti bagnanti, il personale degli stabilimenti balneari e moltissimi bagnanti dando prova di grande collaborazione e solidarietà e contribuendo al buon esito delle ricerche. Una mattinata di allarme che non ha mancato di seminare anche polemiche. I bagnini della zona, che dichiarano di essere stati accusati di non aver controllato bene le acque, al ritrovamento del ragazzo precisano che "come avevamo previsto non si è trattato di una nostra negligenza, ma di una distrazione degli accompagnatori".

"Alle 10,40 – racconta uno dei bagnini del Nettuno – riceviamo l’allarme di una persona scomparsa al bagno Doride. Iniziano le ricerche in terra e poi in mare. Arriva la capitaneria e dice a me ed ai miei colleghi di perlustrare in patino la zona di mare dal Venezia al Nettuno. Io ero certo che non era affogato nessuno perché vigilo come del resto fanno tutti attentamente. La cosa più grave è che il soggetto è un incapace seguito da assistenti sociali. L’assistente sociale ha incolpato me sostenendo che non lo avevo visto. Come è finita? L’uomo era al Lido Leda, il bagno 38... Il Nettuno è l’8. Quello che mi riempie di gioia è stata la solidarietà dei clienti del Nettuno e del Doride che hanno definito il lavoro di noi bagnini esemplare".