Sabato 20 Aprile 2024

Omicidi di Natale: Mazzi e Amroui martedì davanti al giudice

Si deciderà con quale rito saranno processati per la morte di Baria e Fruzzetti. Il caso del giovane ferito mentre faceva da paciere

I soccorsi e le forze dell’ordine in via Beatrice la notte di Natale di un anno fa

I soccorsi e le forze dell’ordine in via Beatrice la notte di Natale di un anno fa

Massa, 23 novembre 2014 - Enrico Baria, 30 anni, e Andrea Fruzzetti, 21, sono morti accoltellati all’alba del Natale scorso, fra piazza Mercurio e via Beatrice. A undici mesi esatti da quella tragica mattina, si svolgerà martedì prossimo l’udienza davanti al gup. Il rinvio a giudizio appare scontato per entrambi gli indagati, Andrea Mazzi e Adil Amroui, ma c’è grande attesa per capire con quale rito i due giovani saranno processati e non è da escludere che le strade giudiziarie dei due ragazzi, 22 anni Mazzi e 23 anni Amroui, si separino. Differenti, del resto, sono le accuse e le prove a carico dei due indagati. Enzo Frediani, che difende Andrea Mazzi, la cui mano ha guidato le coltellate mortali, sarà tutta concentrata a dimostrare la totale assenza di rapporti (e di rivalità) fra i due gruppi fra cui è nata la lite quella maledetta mattina, il che comporterebbe l’assenza dell’aggravante della premeditazione e a dimostrare che Andrea Mazzi è accorso in aiuto di Adil Amroui, che era stato provocato dal gruppo di amici delle due vittime. Giorgio Zunino, che difende Adil Amroui, ha più ‘libertà di movimento’ nella scelta della linea difensiva: il suo assistito è accusato di omicidio volontario in concorso, ma il giovane ha sempre negato di aver tenuto fermo Andrea Fruzzetti, come al contrario sostiene l’accusa, e, così, la difesa è pronta a confutare le prove accusatorie e a chiedere anche che il reato venga derubricato in rissa.

Ma martedì in aula ci sarà anche la costituzione delle parti civili. Le famiglie delle vittime innanzitutto (a rappresentare il padre di Andrea Fruzzetti, i cui genitori sono separati, ci sarà l’avvocato Giancarlo Cricca) e, poi, si costituirà parte civile il fratello di Andrea Fruzzetti (nel vano tentativo di proteggere il fratello era stato ferito ed aveva avuto una prognosi di dieci giorni) e gli altri giovani rimasti feriti quella mattina. Un ragazzo, in particolare, difeso dall’avvocato Nicola Andreazzoli, se l’è vista brutta: il giovane, 34 anni, stava passando a piedi per via Beatrice quella notte e, accortosi di una scazzottata in corso, è intervenuto per separare i contendenti. Ebbene, gli è costata una coltellata all’inguine. «Lesioni personali» è l’accusa mossa per questo episodio a Mazzi dal pm, ma non è da escludere che Andreazzoli tenti di dimostrare che si sia trattato di tentato omicidio, vista la vicinanza della ferita con l’arteria femorale.

Valentina Conte