Nuovo Ospedale delle Apuane, inaugurazione blindata

Tenuti alla larga i contestatori, proteste di comitati e 5 Stelle

L'inaugurazione del Nuovo Ospedale delle Apuane (Nizza)

L'inaugurazione del Nuovo Ospedale delle Apuane (Nizza)

Massa, 16 gennaio 2016 - Inaugurazione blindata dell’ospedale Apuane. Non è stata gradita la «parata militare» che ha accolto ieri mattina i comitati di cittadini che intendevano dare voce alle loro preoccupazioni nonché manifestare il loro dissenso al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per l’orientamento, a loro giudizio, «sempre più privatistico della sanità». I comitati da tempo esprimono dubbi sul nuovo sistema sanitario, temendo che si arrivi ad una privatizzazione. Dunque l’ospedale delle Apuane, ufficialmente battezzato alla presenza della dottoressa Maria Teresa De Lauretis, direttrice generale della mega-Asl toscana, e dello stesso governatore Rossi, è stato inaugurato ma solo alla presenza di amici: i nemici, i contestatori, sono rimasti fuori, oltre lo schieramento delle forze dell’ordine chiamate a blindare la struttura.

«Tanto non avevamo nulla da festeggiare – commentano i rappresentanti del Comitato Salute Pubblica e Carrara Assemblea Permanente, che ringraziano le numerose persone che hanno preso parte al presidio – . Eravamo lì per ribadire ancora una volta la nostra contrarietà ad un ospedale che, costruito in project financing, garantirà solo grandi profitti agli investitori privati e lascerà pazienti e lavoratori in una situazione sempre più precaria. Il modello sanitario che è stato inaugurato è basato sulle intensità di cure, che significa: enorme taglio di posti letto, dimissioni precoci dei malati e un modello di assistenza dove gli operatori sanitari sono costretti a guardare unicamente alla riduzione della spesa sanitaria». E aggiungono: «Troviamo squallido il massiccio schieramento di forze dell’ordine che ci ha impedito di assistere alla ‘cerimonia’. È questa la democrazia? Evitare il confronto con chi avrebbe voluto esprimere il proprio dissenso?» E mentre fuori dall’ospedale si manifestava – presenti anche il Collettivo Sos e il Movimento 5 Stelle – all’interno di festeggiava con taglio del nastro e buffet.

«Saluto tutti – ha detto Rossi – anche chi contesta. Questo è il nuovo ospedale delle Apuane, siamo disposti ad ascoltare anche chi ci contesta, e i problemi saranno superati. Siamo disposti a fare una battaglia e quindi un finanziamento su ciò che non va, anche sui bidèt». Fra le problematiche citate da Rossi: assenza di segnale per la telefonia mobile, porte che battono sui water, sifoni che si riempiono d’acqua, tettoie per l’esterno dell’obitorio, pronto soccorso piccolo per cui si prevede un probabile ampliamento e, appunto, l’assenza di bidèt nei bagni. Per il governatore ci sono ospedali che cominciano a decollare anche dopo alcuni anni: «Stiamo lavorando e chiediamo un po’ di comprensione anche da parte dei cittadini», ha concluso. Dopo l’inaugurazione di ieri, si sono susseguite le prese di posizione. Come quella di Fratelli d’Italia - An: «Avremmo voluto sentire dai rappresentanti del Pd, primi fra tutti il sindaco Volpi e il governatore Rossi, parole sui tempi di realizzazione delle strutture decentrate a supporto del nuovo ospedale, le ‘Case della Salute’; avremmo voluto sentir dire – prosegue il coordinatore provinciale Marco Guidi – che non verrà permessa alcuna speculazione immobiliare sul vecchio ospedale di Massa e che la creazione delle tre mega-Asl non danneggerà i territori più di confine come il nostro; inoltre, ci saremmo aspettati, come cittadini, da chi negli ultimi dieci anni ha amministrato la sanità, le scuse per il buco dell’Asl. Iinvece abbiamo assistito ad una passerella di istituzioni e rappresentanti del Pd, che si sono limitati a minimizzare i reali problemi della sanità apuana senza dare alcuna risposta concreta alle domande ed alle preoccupazioni dei cittadini costretti ogni giorno a fare i conti con la sanità. Caro Rossi, passata la “festa” i problemi rimangono...».