Multe e tariffe, Massa è Comune virtuoso per la capacità di incamerare il dovuto

Leggermente meno efficiente ma comunque alta la riscossione delle entrate tributarie

Massa al quarto posto della classifica nazionale per la capacità di incassare le entrate extratributarie

Massa al quarto posto della classifica nazionale per la capacità di incassare le entrate extratributarie

Massa, 31 marzo 2015  - IL COMUNE di Massa quando deve «prendere» i soldi dai contribuenti sa come farlo. Meglio di tanti altri capoluoghi di provincia. Lo dice un’indagine pubblicata dal Sole 24 ore. Quando parliamo di comuni, bisogna distinguere tra entrate tributarie (dall’Imu in poi) ed extratributarie (multe, tariffe per i servizi locali, ecc). Ebbene, per quanto riguarda le entrate extratributarie, Massa è il quarto comune in Italia come capacità di riscossione. Nel 2013 gli uffici hanno accertato 21 milioni e 800mila euro di entrate e hanno incassato l’82%. Hanno fatto meglio solo Bergamo, Bolzano e Sondrio. L’ultimo in classifica, il comune di Cosenza, doveva incassare 22 milioni e 400mila euro: ha incassato il 16,1%! Qualche problema in più, ma poca roba, per la riscossione delle entrate tributarie. Qui Massa scivola dal quarto al 21° posto e dall’82% al 79,8%. Reggio Calabria, ad esempio, su 124 milioni è riuscito ad incassarne solo il 40%! E quando non hai soldi in cassa non puoi puoi garantire servizi ai cittadini.

GIOVANNI Rutili, assessore al bilancio del Comune, è soddisfatto. Ma prima elogia Alessandro Volpi per quanto fece come assessore al bilancio nella giunta Pucci. «I dati 2013 sono in gran parte frutto del lavoro fatto da Volpi quando era assessore al bilancio. E se guardiamo l’indice di riscossione tra il 2008 e il 2012 vediamo che Massa è tra i comuni che incassavano il 100%». Per il 2014 Rutili prende tempo: avrà dati precisi solo quando sarà pronto il bilancio consuntivo. Ma anticipa qualcosa: «Siamo intorno all’80% anche nel 2014». Poi rivela qualche particolare. Tra le entrate extratributarie ci sono i canoni d’affitto per le antenne delle società telefoniche e gli introiti delle farmacie comunali. Non sono invece calcolati i biglietti pagati (o non pagati) sugli autobus: «E’ una società che non dipende da noi ma per il Comune i bus sono un costo secco». L’assessore ironizza su chi si lamenta per le multe. «Questo comune non ha mai basato il bilancio, come fanno altri, sulle multe agli auto. Anche perchè ne facciamo poche: in media 18 euro all’anno ad abitante». Sono invece benvenuti i soldi della tassa marmi. Nel 2014 un milione e 400mila euro. Ma qui Rutili frena quando gli chiedi se in questo settore c’è evasione. «Non lo so. Noi facciamo verbali e controlli fotografici per veder dove e come si scava. Ma poi magari qualcosa scappa, non possiamo saperlo».

Andrea Luparia