Tempesta di Tramontana: paura, danni e allarme eternit

Conto da un milione per il solo mercato delle Jare. Chiusa la primaria di Bondano. Centinaia gli alberi caduti

Fermo, un albero caduto in strada (Foto d'archivio)

Fermo, un albero caduto in strada (Foto d'archivio)

Massa, 5 marzo 2015  - UNA NOTTE di paura e danni per milioni di euro al patrimonio pubblico e privato. E’ pesante il bilancio della tempesta di Tramontana che tra l’una e le sei di ieri mattina ha colpito anche Massa. Girando sul territorio nelle prime ore della giornata il quadro era agghiacciante: centinaia gli alberi abbattuti, molti dei quali hanno interrotto per ore vari tratti di viabilità, come via Verdi; danni a case e recinzioni. Il “conto” per il patrimonio pubblico sfiora i 3 milioni; per quello privato è forse più alto. Le squadre della protezione civile del Comune (compreso il sindaco Alessandro Volpi), i vigili del fuoco, le associazioni e le ditte chiamate per la messa in sicurezza hanno lavorato ininterrottamente tutta la notte e nella giornata di ieri. Il picco della criticità tra l’una di notte e le sei del mattino.

IL PUNTO sui danni al patrimonio pubblico lo ha fatto il sindaco in una conferenza stampa nel primo pomeriggio. Con una premessa: la Regione ha decretato lo stato di emergenza su tutto il territorio regionale, si spera che possano arrivare foondi per la ricostruzione e, forse, per i risarcimenti ai privati (ma altri territori toscani hanno avuto danni peggiori). Il danno maggiore si registra al mercato ortofrutticolo all’ingrosso delle Jare: la copertura isolante del tetto è stata letteralmente strappata via e alcuni pezzi hanno danneggiato anche gravemente le case vicine. E’ stata garantita l’agibilità di una parte della struttura per consentire ai grossisti di depositare nei frigo le derrate alimentari e evitare danni ancora maggiori; utilizzabile anche il deposito dell’Evam. Danneggiato ma aperto il comando della polizia municipale mentre il mercato del riuso, che ha sede alle Jare, resterà chiuso. Chiuso il mercatino del riuso di Apecarica. Per lo smaltimento della copertura divelta serviranno almeno centomila euro (è rifiuto speciale) e per la risistemazione 7-800 mila euro. Inagibile da ieri mattina la scuola primaria di Bondano, dove il vento ha divento il tetto ed abbattuto un albero: ieri i bimbi sono stati rimandati a casa, da oggi frequenteranno presso la primaria di via Casamicciola in orario pomerigiano (13.45-18-45) perché Bondano resterà chiusa. Alberi abbattutti anche e fili elettrici penzolanti nel parco della primaria di Bagaglione: l’edificio scolastico è agibile, la scuola è aperta. Resta chiuso il cimitero di Turano: vetrate distrutte e alberi abbattuti nel parcheggio, servono ulteriori accertamenti. Al campo sportivo di Romagnano è crollato un muretto danneggiando delle auto in sosta. Al campo sportivo di Turano è la copertura degli spogliatoi è volata via, danneggiando delle auto nel parcheggio. In via Sottoricortola un pino è caduto su una casa, danneggiandola, ed è stato tranciato anche un tubo con fuga di gas che ha suscitato allarme ed è stata subito riparata. Sono circa trecento gli alberi crollati su strade comunali, alcune delle quali sono rimaste chiuse per ore; in particolare via Verdi era interrotta in più punti da grossi alberi tra Ronchi e l’aeroporto. Decine anche i pali della luce abbattuti, con black out che in alcune zone a ieri sera non erano ancora stati risolti (Capaccola, Ronchi e altre). Pochi danni, a quanto pare, nella zona montana. Allarme amianto per i tetti in eternit volati sulle strade e in alcuni casi sbriciolati dalle auto di passaggio, con rischio di dispersione delle fibre di amianto: sulle aree pubbliche è intervenuta Asmiu, mentre i privati devono chiamare ditte a pagamento per la rimozione.

I SOPRALLUOGHI hanno evidenziato anche gli ingenti danni ai privati: centinaia le case che hanno visto “volare“ via tegole o che hanno subito danni per rami o alberi finiti sugli edifici o sulle recinzioni. Danni anche ai Conad di via Democrazia e via Simon Musico (comunque aperti) e crollo del lucernario alla Galleria Michelangelo in centro città. Danneggiato anche il rifugio della Lega del cane a Montepepe: gli animali stanno bene ma molti sono rimasti senza un tetto.