Natale di sangue: il gip ordina l'arresto di un 23enne per l'omicidio di Andrea Fruzzetti

Due persone morirono nella tragica alba del 25 dicembre dello scorso anno / ARRESTATO IL PRESUNTO COMPLICE / I FUNERALI DI ANDREA E ENRICO: FOTO / FIACCOLATA IN RICORDO DI ANDREA E ENRICO: FOTO

I soccorsi nella tragica notte di Natale di Massa

I soccorsi nella tragica notte di Natale di Massa

Massa, 29 agosto 2014 - Gli investigatori  non esitano a definirlo «attaccabrighe» per la sua costante presenza nei luoghi in cui si sono scatenate le risse più violente che i locali notturni massesi abbiano conosciuto lo scorso anno ; m a da ieri, Adil Amroui, è anche ufficialmente accusato di concorso in omicidio ed è stato arrestato. L’omicidio è quello di Andrea Fruzzetti, il giovane che ha perso la vita, insieme all’amico Enrico Baria, sotto la furia delle coltellate in via Beatrice , all’alba del Natale scorso. Il giudice per le indagini preliminari, Fabrizio Garofalo, ha accolto la tesi dell’accusa — la squadra mobile e il pubblico ministero Rossella Soffio — ed ha firmato l’ordinanza di arresto per Adil, 23 anni, cittadino italiano di origini marocchine, sin da subito ‘collocato’ nel pub in cui è nata la rissa.

Sarebbe stato lui, stando alle accuse, a tenere fermo Andrea Fruzzetti, quella maledetta alba di Natale, mentre il ventunenne Andrea Mazzi infieriva sul giovane montignosino, trafi ggendolo con tre coltellate, una delle quali gli ha trapassato il cuore: Fruzzetti è rimasto cosciente, ma l’emorragia interna lo ha ucciso poco dopo. Per ricostruire i momenti drammatici delle mortali aggressioni , i carabinieri hanno dovuto lavorare sui filmati e le fotografie dei tanti testimoni; hanno dovuto ascoltare a verbale una settantina di persone, effettuare riscontri e sopralluoghi alla ricerca della prova che dimostrasse .

Già all’indomani del duplice omicidio i carabinieri del nucleo investigativo hanno cominciato a sospettare che il giovane Adil potesse avere avuto un ruolo attivo nella tragica vicenda, ma hanno dovuto svolgere un’intensa attività investigativa per poter provare, trovando il tassello mancante del puzzle, quanto avvenuto quella sera.

Le tesimonianze coincidono e, forse, c’è una foto di quei momenti. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la rissa mortale sarebbe iniziata all’interno di un pub di via Beatrice proprio tra Adil Amroui e il gruppo di Fruzzetti e Baria che stava festeggiando un compleanno. Invitato a lasciare il locale, Adil avrebbe chiamato “rinforzi”, Mazzi per l’appunto, arrivato in soccorso dell’amico. Fuori dal pub, sarebbe scoppiata la rissa in cui spuntò il coltello, che Mazzi, che è in carcere in attesa di giudizio, ha sempre sostenuto di aver trovato per terra, forse appartenente ad uno dei partecipanti della rissa.

Le immagini delle telecamere hanno immortalato solamente quanto accaduto in piazza Mercurio: mostrano, ad esempio, Adil che si allontana; la discussione fra Mazzi e il fratello di Fruzzetti, che si allontana dopo aver tentato invano di calmare Mazzi. Quando ieri mattina i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale sono andati ad arrestare il 23enne hanno proceduto alla consueta perquisizione della sua abitazione, rinvenendo due mazze di legno. Una, molto grande e pesante; l’altra è il manico di un piccone. Entrambe sono state sequestrate e saranno messe a disposizione del magistrato e della squadra mobile che indaga sulle numerose risse che sono avvenute in città e che sono state caratterizzate proprio dall’utilizzo di mazze. Ma non è finita. Per l’accusa di omicidio in concorso l’ordinanza del tribunale prevedeva la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma la perquisizione in casa ha fatto rinvenire anche un panetto di 90 grammi di hashish, alcuni ovuli e alcune dosi di droga. Così, è scattato l’arresto e per il giovane si sono aperte le porte del carcere di Massa.