Il Lungomare di Ponente è ko tra rifiuti, reti e piante morte

Nel mirino dei frequentatori ci sono Comune e Regione

 La Spiaggia Lungomare di Ponente poteva essere una risorsa per il territorio invece è abbandonata al degrado (foto di repertorio)

La Spiaggia Lungomare di Ponente poteva essere una risorsa per il territorio invece è abbandonata al degrado (foto di repertorio)

Massa Carrara, 25 luglio 2016 - CON CORAGGIO LA chiamano «Spiaggia Lungomare di Ponente». Ma ci vuole davvero molto coraggio. In realtà è una sassaiola abbastanza pericolosa, con giardini in completo abbandono, piante che muoiono anno dopo anno per l’incuria, immondizia quasi ovunque, palmizi con rami secchi che pendono e rasentano il suolo, vialetti d’accesso ridotti ad una sorta di latrina per animali (e non solo, purtroppo), lampade divelte, panchine ricoperte dalla vegetazione, mare inaccessibile e interdetto da una rete che stanzia lì da ormai due anni. Questa è, in estrema sintesi, la fotografia del Lungomare di Ponente di Marina di Massa, più o meno l’unica zona del nostro litorale da cui ancora è possibile godersi lo spettacolo del mare aperto, dove non esiste cemento, non esistono varchi, non esiste il «business» ma vi regnano, purtroppo, solamente il degrado e l’abbandono.

DOPO AVER ISSATO la bandiera blu sul pennone, da alcuni giorni è stato installato il cartellone che definisce il luogo «Spiaggia Lungomare di Ponente» con tutti i criteri della bandiera blu, posizionato in un giardinetto ricolmo di rifiuti. Eppure, quella è una zona molto gettonata per le acque pulite, per la libertà di vivere il mare usfruendo di spazi liberi e bianche scogliere che si protendono al largo. «Non abbiamo mai visto tanto degrado :–osservano alcuni fruitori della zona –. Diciamo che lo spazio antistante le colonie Torino e Motta è sempre stato dimenticato ma mai, in passato, lo abbiamo visto ridotto così male. I giardinetti sono completamente riarsi, tutto è secco e l’ immondizia è sparsa quasi ovunque. Questa ormai è davvero una terra di nessuno, eppure siamo a 5 minuti dal centro di Marina di Massa». Più volte i frequentatori di quella zona si sono rivolti all’amministrazione comunale per individuare una soluzione che porti alla valorizzazione di quel luogo. Un luogo che potrebbe diventare un parco naturale protetto, salvaguardando tutte le specie endemiche della costa e la varietà dell’habitat marino.

«I VIGILI URBANI passano perchè si vedono le multe lasciate sui parabrezza delle automobili – osservano alcuni frequentatori – . Questo significa che la polizia municipale è presente, ma opurtroppo solamente per elevare multe, chiudendo gli occhi di fronte al degrado e all’indecenza della zona». A quando la riqualificazione dell’area? Che cosa pensa l’amministrazione comunale? A quanto sembra tutto, o quasi, è in mano alla Regione Toscana, ma almeno per la pulizia e il decoro non serve certo aspettare il capoluogo fiorentino. E i turistiche vengono nel nostro territorio sono già arrivati

Angela Maria Fruzzetti