La Provincia verso il crack: «La neve sulle strade? Se la spalino i Comuni»

A rischio anche le manutenzioni delle scuole: l’amministrazione di Palazzo Ducale non ha più un euro da spendere

Uno spazzaneve sulle strade lunigianesi

Uno spazzaneve sulle strade lunigianesi

Massa Carrara, 27 febbraio 2015  -  LA NEVE sulle strade provinciali? Se la spalino i Comuni perché l’amministrazione di Palazzo Ducale non ha più un euro da spendere. E se continua così potrebbero “saltare” anche le manutenzioni degli edifici scolastici. E’’ drastico l’allarme lanciato dal presidente della Provincia, Narciso Buffoni, in una lettera inviata ai sindaci, al presidente dell’Unione Comuni Montana della Lunigiana e, per conoscenza, al prefetto. In sostanza, i soldi stanziati nel bilancio 2014 per la gestione dello sgombero neve sulle strade provinciali sono completamente terminate e nel bilancio 2015 non ci sono somme sufficienti per cui d’ora in poi sarà impossibile per l’amministrazione provinciale una gestione efficiente del servizio. «Nel corso dei primi due mesi di quest’anno – scrive Buffoni – la Provincia ha provveduto a gestire il servizio sgombero in parte con personale e mezzi propri, in parte affidandosi a ditte esterne, con fondi provenienti dal bilancio 2014, una modalità che ci ha permesso di svolgere in modo sufficiente il servizio fino ad oggi. Sul bilancio 2015 non ci sono risorse e non è più possibile affidarsi a ditte esterne. Il servizio verrà quindi svolto esclusivamente e finché si potranno sostenere i costi del carburante, con personale e mezzi della Provincia, con evidente minor efficienza sul breve periodo, nel quale è essenziale che ai mezzi dell’amministrazione si affianchino quelli delle ditte esterne». Buffoni invita sindaci e presidente dell’Unione, se lo ritengono opportuno «a intervenire sulle strade provinciali con propri mezzi o con mezzi esterni attivati in proprio». E spiega il perché della situazione: «In questi anni la Provincia ha subito tagli drastici e immotivati e prelievi forzosi da parte del Governo nazionale e tagli, anche se minori, da parte d della Regione sulle funzioni regionali. Le risorse disponibili sono scese dagli oltre 28 milioni di euro del 2010 ai 18 milioni del 2014 ai 13 di questo 2015. Ad oggi, a funzioni invariate, dobbiamo far fronte alle spese del personale (circa 10 milioni di euro), ai costi per le spese rigide e già contrattualizzate (riscaldamento scuole, assicurazioni, utenze ed altro per circa 3,8 milioni di euro). Poi le spese per l’indebitamento, con le rate dei mutui per circa 4,8 milioni, e infine i costi per gestire i servizi, tra cui 700 km di strade provinciali e i circa 30 edifici scolastici». Insomma: nel 2015 sarà impossibile chiudere a pareggio il bilancio di esercizio «determinando quindi una situazione di pre-dissesto conclamato sul bilancio provinciale». Una situazione che «non ci consente di prevedere alcuna risorsa nel bilancio 2015 per le spese di parte corrente che non sia derivata da contratti già perfezionati, comprendendo in essa sia le spese per manutenzione delle strade che delle scuole».

A.Pu.