L’Asl di Massa accende il confronto fra Enrico Rossi e Stefano Mugnai

Duro scontro nel faccia a faccia svoltosi a “La Nazione”. Niente stretta di mano né “in bocca al lupo”

Il confronto a “La Nazione” fra Enrico Rossi e Stefano Mugnai, moderato dal direttore Pierfrancesco De Robertis

Il confronto a “La Nazione” fra Enrico Rossi e Stefano Mugnai, moderato dal direttore Pierfrancesco De Robertis

Firenze, 26 maggio 2015 - Nessuna stretto di mano o un augurio di ‘in bocca a lup’ ma un botta e risposta, anche con toni accesi, e qualche risposta più ruvida. Questo, in sintesi, l’esito del faccia a faccia, organizzato a Firenze da La Nazione, tra i candidati a governatore Stefano Mugnai (Fi) e il presidente uscente della Toscana Enrico Rossi. Alla presenza del direttore del nostro quotidiano Pierfrancesco De Robertis, i due contendenti si sino misurati soprattutto sui temi della sanità, dei profughi e dei rom. Rossi ha più volte accusato il suo avversario di non raccontare la verità sui dati della sanità, a partire dai ticket arrivando a consigliare l’avversario di «dormire più sereno, se dici verità sul ticket ti pago caffè». Mugnai dal canto suo ha scelto di rimproverare al governatore la gestione e la riforma della sanità e anche la foto recentemente scattata da Rossi in compagnia di una famiglia rom sua vicina di casa, definita «un atto politico». Ma è stata soprattutto la questione dell’Asl di Massa a infiammare gli animi dei due candidati. «Meglio un candidato calvo - ha detto ancora Mugnai in riferimento alla propria calvizie che Rossi ha sottolineato in campagna elettorale - che indagato, perché su Asl di Massa Rossi è indagato». Il governatore ha subito replicato: «Lascia che sia la procura a determinare la questione, il buco dell’Asl di Massa non c’è più e noi l’abbiamo risolto. Noi siamo gli unici in Italia che abbiamo fatto la certificazione dei bilanci delle Asl». «Vi condannate alla minoranza assoluta - ha concluso - e non raggiungerete il 10 per cento, da voi arrivano solo insulti e attacchi personali». Il battibecco tra i due contendenti è poi continuato anche al termine del dibattito, a microfoni spenti e ‘arginat’ dalla presenza dei giornalisti, fino a quando i due candidati sono andati via senza stringersi la mano.