La Cgil (da sola) in piazza contro il jobs act. Sciopero provinciale dei metalmeccanici

Domani in città corteo con sit-in sotto Comune e Provincia. Appello agli studenti

DIRIGENTI CGIL Paolo Gozzani (in basso a sx), Luisa Pietrini, Stefano Nicoli e Nicola Del Vecchio

DIRIGENTI CGIL Paolo Gozzani (in basso a sx), Luisa Pietrini, Stefano Nicoli e Nicola Del Vecchio

Massa Carrara, 21 ottobre 2014 - LA CAMERA del lavoro di Massa Carrara è sul piede di guerra. Nel mirino, neanche a dirlo, Renzi e le sue idee sul jobs act e l’articolo 18. E mentre nella conferenza stampa venivano annunciato scioperi e manifestazioni, un segretario di categoria ha detto l’impensabile (almeno fino a pochi mesi fa): «Il governo Renzi si comporta come il governo Berlusconi». Ma vediamo i fatti. Ad annunciare le proteste che domani e venerdì investiranno Massa e Carrara ieri mattina, nella sede della Cgil a Massa, c’erano il segretario provinciale Paolo Gozzani, il segretario Fiom Luisa Pietrini, il segretario commercio, turismo e servizi Stefano Nicoli, il segretario organizzativo Nicola Del Vecchio e, buon ultimo (è giunto in ritardo) Paolo Guerra, segretario funzione pubblica. Gozzani annuncia quello che sintetizza con lo slogan «verso la manifestazione di Roma». E rivela che la Cgil apuana ha organizzato due scioperi provinciali per «salvare» l’articolo 18. Il primo, di otto ore, domani, dei metalmeccanici. E’ previsto un corteo a Massa con concentramento alle 10 e sit-in sotto Comune, Provincia e Prefettura. L’intenzione è quella di incontrare Volpi, Buffoni e il Prefetto per convincerli a «premere» sul governo Renzi. Intendiamoci. Lo sciopero è solo della Cgil, gli altri sindacati non hanno aderito, ma la Fiom cerca alleati. «Domani (oggi per chi legge ndr) saremo davanti alle scuole di Massa per fare volantinaggio — spiega Luisa Pietrini — gli studenti devono capire che questo sciopero interessa anche loro, che possono aderire al nostro corteo». E a proposito di alleati, Guerra annuncia che la Cgil sta organizzando una serie di assemblee negli enti locali, in Prefettura e all’Asl per permettere ai dipendenti pubblici di partecipare alle varie manifestazioni. Lo sciopero dei metalmeccamici, secondo Gozzani, dovrebbe interessare circa 4.000/4.500 persone, ovvero i dipendenti del Nuovo Pignone, della Nuova Omna, dell’Nca e di tutto l’indotto, oltre ai lavoratori (in tanti casi ex dipendenti) delle aziende metalmeccaniche crollate davanti alla crisi. Alla manifestazione del 25 a Roma, infine, parteciperanno tanti apuani: «Per ora siamo 860 divisi in 17 pulman — conclude Gozzani — partiremo da Aulla, Carrara e Massa». E i rapporti con Cisl e Uil? Per il momento non sono buoni, anche se Paolo Gozzani ha ricordato che «l’alleanza con i Cobas per lo sciopero dei lavoratori del marmo è un fatto isolato. Alle assemblee che stiamo organizzando nei vari posti di lavoro partecipano anche molti iscritti agli altri sindacati. Ma noi intendiamo lavorare per l’unità con Cisl e Uil, nel merito e nel metodo. Sappiamo che dobbiamo costruire alleanze. Uniti siamo più forti». Ma mentre parlava, un segretario di categoria, ad alta voce voce, si è lasciato sfuggire un commento laconico: «Meglio soli che male accompagnati». Se sono rose, pungeranno. ​Andrea Luparia