Franco Antola
Massa, 19 aprile 2015 - E’ un brutto clima quello che si è tornati a vivere in città, dove la stagione del sangue e delle coltellate sembrava essere un capitolo ormai chiuso (proprio ieri è cominciato il processo per tragici fatti del Natale di due anni fa). Invece le notti da Far West sono tornate prepotentemente d’attualità. A impensierire, fino a qualche tempo fa, erano le degenerazioni della movida con i soliti eccessi alcolici, i danni all’arredo urbano, la sporcizia del dopo festa. Situazioni certo di cui preoccuparsi, anche sotto il profilo dei danni all’immagine di una città che sta faticosamente cercando di ritrovare il suo appeal, con lo sforzo di tanti operatori e l’impegno di gruppi e associazioni. Purtroppo, gli ultimi episodi hanno alimentato nuovi incubi, compreso quello di una guerra per bande, costata già tanto sangue in città. Qualcuno ha evocato l’immagine di una Scampia in versione apuana. Esagerazioni, certo. Quando però c’è gente che la notte scorrazza armata per il centro e la periferia incendiando auto e sparando colpi di pistola, allora è legittimo porsi qualche interrogativo. Il clima di paura e di sospetto che regna in certi quartieri l’hanno toccato con mano i nostri cronisti. Ci sono zone dove nessuno vuole parlare, esporsi con nome e cognome – e c’è da capirlo - ma che non fa mistero del senso di insicurezza e della preoccupazione per quello che sta succedendo. Un clima che è stato colto anche dai vertici istituzionali, cui va dato atto di aver dato subito un primo segnale con la convocazione, da parte del prefetto, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La nota ufficiale diffusa dopo la riunione se da un lato tende a ridurre l’accaduto a un fatto «circostanziato e riferibile esclusivamente a comportamenti criminosi individuali», dall’altro rimarca «la diffusa preoccupazione della popolazione». Può essere che si tratti di episodi circoscritti, ma sappiamo per esperienza che certi rancori e certi odi fin troppo conclamati sono capaci di innescare fiammate di violenza sanguinaria poi difficilmente controllabili. Ecco perché, in questa situazione, c’è bisogno di segnali forti da parte delle istituzioni. Di una risposta capace di reprimere comportamenti criminali, il che è ovvio, ma anche di restituire alla gente la certezza di una tranquilla vita di comunità. Allontanando gli incubi di un Far West, dove i colpi di pistola possano condizionare la vita di un’intera città. Buona domenica.