La tragedia di Paghezzana: saranno donati gli organi di Federico, morto nell'incidente

La dinamica dello scontro che ha portato alla morte del 19enne fiorentino. Con lui sull'auto altri 4 ragazzi: sono illesi

Federico Salib

Federico Salib

Carrara, 10 agosto 2014 - TRAGEDIA la notte tra venerdì e sabato a Paghezzana, un paesino lungo la strada che da Sarzana porta a Fosdinovo. Era da poco passata la mezzanotte quando una Punto partita da Fosdinovo e diretta a Sarzana con a bordo cinque ragazzi, tutti neo maggiorenni, si è schiantata contro il muro di una casa. Quattro se la sono cavata con contusioni guaribili in pochi giorni, il quinto ha urtato la testa, con violenza, contro il vetro o il sedile anteriore. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Immediatamente trasportato all’ospedale di Carrara, i medici del Pronto soccorso ne hanno disposto il trasferimento in rianimazione.

Ma alle 8 di mattina il giovane è morto. Vediamo i fatti. A bordo della vettura c’erano cinque ragazzi: tre giovani residenti a Fosdinovo più Federico Salib e suo fratello. I due giovani erano in Lunigiana per trascorrere le vacanze dalla zia. Federico, 19 anni, fiorentino ma con genitori egiziani, si è seduto nel sedile posteriore. Il fratello era davanti. Cosa sia accaduto non è ancora chiaro ma i carabinieri della compagnia di Carrara, giunti sul posto dopo l’incidente, hanno stabilito due cose importanti. Il ragazzo alla guida (l’auto è del padre) era in condizioni normali, ovvero non era ubriaco e non aveva assunto droghe.

Forse per la strada poco illuminata, il sonno, un guasto tecnico o la velocità eccessiva, giunto all’altezza di Paghezzana (un pugno di abitazioni con vista sulla Val di Magra) ha perso il controllo della vettura che è sbandata a destra e ha urtato il muro di una casa. Sul posto sono subito giunte le ambulanze e i carabinieri del Nucleo radiomobile di Carrara. I ragazzi sono stati portati all’ospedale, ma mentre il fratello di Federico e gli altre tre sono usciti dal Pronto soccorso di Carrara con qualche giorno di prognosi per contusioni e lesioni varie, Salib è stato subito ricoverato in rianimazione. Le sue condizioni erano apparse gravi già ai militi dell’ambulanza, che per rianimarlo avevano dovuto usare il defibrillatore. Al momento dell’urto Federico forse non aveva la cintura e il colpo ricevuto alla testa era stato violento. Alle 8 di sabato mattina, purtroppo, il decesso. Il magistrato ha già disposto la consegna del corpo alla famiglia. Pur essendo distrutti dal dolore, i familiari del ragazzo hanno autorizzato l’espianto degli organi.

Andrea Luparia