Il bomber si autoaccusa e rinuncia al calcio di rigore

Fair play in campo: l'arbitro ringrazia, ma per il Poveromo sfuma la vittoria

Il centravanti del Poveromo, Cesare Bertolucci

Il centravanti del Poveromo, Cesare Bertolucci

Massa, 23 febbraio 2015 - Una bella pagina sportiva, ieri si è tinta interamente di... «orange» che per un giorno è diventato il colore simbolo del tanto sbandierato «fair play», o forse sarebbe meglio dire della «lealtà». Protagonista il centravanti del Poveromo, squadra che milita nel campionato di prima categoria, Cesare Bertolucci. La formazione massese stava affrontando al campo di via dei Lecci l’Atletico Podenzana: sfida salvezza fra due squadre che si trovano entrambe a metà classifica ma a poca distanza dalla zona retrocessione. Attorno al 70’ minuto di gioco il risultato era ancora bloccato sull’1-1, un pareggio che serviva poco a entrambe. Il Poveromo ha quindi provato a buttarsi in avanti alla ricerca del gol: lancio lungo con relativa mischia in area. L’arbitro, Bongiorni di Lucca, vede un fallo di mano da parte della difesa del Podenzana e indica il dischetto: calcio di rigore per il Poveromo.

A meno di 20 minuti dal termine avrebbe potuto essere il gol decisivo. Ma accade qualcosa che raramente si vede sui campi di calcio e che nessuna moviola al mondo potrà mai sostituire: Cesare Bertolucci, il centravanti degli «orange» si avvicina all’arbitro e dichiara di essere stato lui a toccare con la mano la palla. L’arbitro ringrazia, torna sui suoi passi e fischia il fallo a favore del Podenzana. Incredula sul momento la panchina del Poveromo. La partita prosegue senza altri grandi sussulti e termina sull’1-1. Un pareggio che forse al Poveromo va stretto per quanto visto in campo, per le occasioni create e sprecate. Ma c’è quel gesto di lealtà che forse non aiuta a scalare la classifica ma lascia il segno. "Siamo una squadrada libro cuore” sottolinea con un pizzico di ironia a fine gara il dirigente Fabrizio Della Pina, che prosegue: «Sono gesti che non si vedono mai durante il campionato. Un bell’esempio di fair play». Difficile poter dire che i dirigenti del Poveromo, e magari lo stesso allenatore e anche i compagni di squadra, possano essere contenti della decisione di Bertolucci. Ma deve essere un esempio di quel calcio che piace a tutti e che non si vede mai: lealtà sportiva, fino in fondo, anche se in ballo c’è il risultato finale. Sono poche le pagine di sport che possono vantare episodi simili e da ieri una di queste è letteralmente tinta di «orange».