I tir in centro città: la Cgil dice sì

Divide il dibattito sui camion che dovranno transitare a Potrignano. In gioco ci sono tanti posti di lavoro

 I camion potrebbero tornare in città, dal monte Sagro, per un periodo di 6 mesi

I camion potrebbero tornare in città, dal monte Sagro, per un periodo di 6 mesi

Carrara, 1 luglio 2016 - «FAR transitare 5 camion al giorno in città è un compromesso accettabile per salvare 40 posti di lavoro». A parlare è la Cgil provinciale. Il tema i camion che dal monte Sagro avranno l’autorizzazione a transitare in città per 6 mesi.

La sigla sindacale prosegue: «Da molti anni partecipiamo al confronto sul rapporto tra questo importante settore della nostra economia locale e le differenti esigenze del territorio; crediamo anzi di essere stati tra i maggiori responsabili della maturazione, nella nostra opinione pubblica, di una consapevolezza diffusa dei rischi e delle opportunità che la lavorazione del marmo rappresenta per il nostro comprensorio, avendo sempre espresso posizioni equilibrate ed attente all’ascolto di tutti i punti di vista. Il tema della sostenibilità del lavoro nel settore della pietra naturale, funzionale ad un approccio orientato a ridurre gli impatti ambientali e sociali dell’industria del settore lapideo è una nostra priorità, così come nostro obiettivo è quello di sensibilizzare gli addetti ai lavori sulla necessità di creare una filiera produttiva socialmente responsabile e rispettosa del territorio e dell’ambiente».

«IN MERITO a questa vicenda specifica – prosegue – pensiamo che il periodo ristretto, 6 mesi, e il numero assai limitato di camion, 5 automezzi al giorno, siano un compromesso accettabile che permette in via transitoria di salvaguardare 40 posti di lavoro, cosa per noi non secondaria vista la situazione di grave crisi occupazionale che riguarda il nostro territorio. Allo stesso tempo condividiamo le posizioni espresse dal governatore Enrico Rossi non più tardi di qualche giorno fa in audizione al Senato circa la necessità di adottare un un sistema di contingentamento e razionalizzazione che permetta di entrare nel merito dei ritmi di lavoro, basato sul rapporto tra escavato e numero di lavoratori. La nostra comunità ha già vissuto con profonde lacerazioni e ferite sociali il conflitto ambiente lavoro: evitiamo che la storia si ripeta».