“Io, assolto dal giudice, ma sul web restano le accuse fasulle"

La storia da film di Adolfo Magrin, presidente della coop avenzina Cns

La nave utilizzata dai sommozzatori per i gasdotti

La nave utilizzata dai sommozzatori per i gasdotti

Carrara, 6 novembre 2014 - "Ma vi sembra giusto che io debba giustificarmi con la Casa Reale olandese perchè sul web il mio nome è associato ad una inchiesta a Gela di cui sono stato completamente scagionato?": sembra uscita da un film la storia di Adolfo Magrin, 66 anni, presidente della cooperativa nazionale di sommozzatori CNS fondata nel 1986 e che ha sede operativa ad Avenza in via Passo Volpe. I sub collaborano con Eni e Saipem nella realizzazione dei gasdotti di tutto il mondo. Magrin un paio di anni fa venne indagato dalla procura di Gela che gli contestava di aver falsificato i documenti relativi alla posa di un gasdotto nel porto siciliano non avendolo interrato a sufficienza sott’acqua. Nell’inchiesta condotta dalla capitaneria siciliana erano rimasti coinvolti anche due dirigenti della Saipem e uno della Raffineria Gela. Accuse tutte infondate quelle di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative a carico di Magrin che il gup di Gela, Lirio Conti aveva assolto per non aver commesso il fatto.

Adolfo Magrin

La documentazione era corretta, la cooperativa avenzina aveva dichiarato che il gasdotto era stato interrato ad una profondità di un metro dal fondo del mare davanti al porto di Gela. Poi qualcuno, a insaputa del Magrin, aveva alterato i documenti per ottenere il via libera dalla Capitaneria di porto. Nell’udienza preliminare è saltata fuori la verità e il presidente della cooperativa sommozzatori è stato completamente scagionato. "Io devo girare con la sentenza del giudice di Gela in tasca perché ogni volta che vado a fare un contratto all’estero mi dicono: e questo processo? Stesso discorso in banca e non mi hanno dato la nomina di cavaliere della Repubblica perché avrei un processo pendente. Ma quale processo, sono stato assolto": spiega Magrin che vuole tenere in alto il vessillo della CSN conosciuta in tutto il mondo per la sua competenza e porefessionalità. Vi fanno parte anche diversi sommozzatori di Avenza.

"Noi abbiamo fondato la cooperativa nel 1989 ad Avenza proprio perché diversi sub sono del posto. Noi lavoravamo alle dipendenze della Saipem e nella nostra cooperativa vi sono anche sub con esperienza nella Marina Militare». Un gruppo i sommozzatori esperti, supervisori alle immersioni e capocantieri di provenienza Saipem. La risorsa più importante della CNS risiede nell’esperienza e nella perizia del personale. La CNS attraverso una serie di progetti portati a termine in diversi paesi del mondo e che hanno sempre rappresentato una sfida per le crescenti profondità raggiunte, ha consolidato la sua posizione tra le maggiori società diving sia nazionali che internazionali. CNS da sempre fornisce servizi subacquei (sono 300 i freelance subacquei coinvolti nei vari progetti), servizi di ispezione e collaudo linee, interro di linee ed osservazione. La coop avenzina ha partecipato alla realizzazione del Transmed, conosciuto come gasdotto Enrico Mattei che collega Algeria e Italia passando dalla Tunisia. Magrin che risiede a Fossone racconta l’ultimo aneddoto: «A Bassora ci presero in ostaggio. Io riuscii a fuggire nascosto dentro una cella frigorifero di un camion russo. Dopo 700 chilometri arrivai a Bagdad. Fu la mia salvezza".

Guido Baccicalupi