«Micia ci ha salvati dal rogo». Il miagolio sveglia i padroni nella casa in fiamme

La coppia dormiva profondamente ma in sala c'era un incendio / APPARTAMENTO IN FIAMME, SALVATI DAL CANE

Cesare dell'Amico con la gatta Micia

Cesare dell'Amico con la gatta Micia

Carrara, 29 marzo 2015 - MICIA miagola e salva il suo padrone dalle fiamme di un incendio che si era propagato in salotto. Si sta godendo le meritate coccole incurante dell’atto «eroico» che ha compiuto Micia, una gattina di poco più di un anno, che venerdì notte, intorno alle 3, ha salvato il suo padrone, Cesare Dell’Amico, istruttore tecnico di triathlon e ‘Marbleman’ e la compagna, da un incendio provocato dal probabile corto circuito della stufetta elettrica del valore di 80 euro che il padrone di casa di via Bigioni a Marina aveva comprato in un centro commerciale. Di solito sono altri amici a 4 zampe a aiutare l’uomo, ma stavolta, sconfessando il credo popolare che i gatti non tengano ai loro padroni, è un felino a salvare l’uomo.

EROINA Micia, la piccola gattina di Cesare Dell’Amico, felice in braccio al suo padrone, si gode le coccole dopo aver sventato un incendio che poteva avere delle conseguenze assai più serie

La stanza dove era stato lasciato incustodito l’elettrodomestico, un salotto adiacente alla camera da letto di Dell’Amico, adesso sembra un campo di battaglia: fogli sparsi a terra completamente neri, odore acre, lampadine esplose e vetri rovinati dal calore, ricordi di una vita bruciati, documenti e mobili ridotti in un cumulo di cenere. Dell’Amico l’aveva lasciata accesa, sicuro che il blocco di sicurezza di cui è dotata la stufetta avrebbe fatto il suo lavoro se fosse stato necessario. Cosa che non è successa. I danni sono quantificabili in 15mila euro, secondo una prima stima dell’istruttore tecnico sportivo di atletica leggera e triathlon. Sul posto sono arrivati dopo un paio di minuti i vigili del fuoco. Ma dalla scampata tragedia è nata un’eroina, Micia, che ha salvato il suo padrone: «Devo ringraziarla – dice Dell’Amico – perché mi ha svegliato miagolando. Io ero in camera con la porta chiusa. Mi ha svegliato con i suoi miagolii. Ho aperto la porta e ho trovato un inferno: un fumo nero mi ha ricoperto, il calore era così intenso che non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Mi sono salvato uscendo dalla finestra del bagno. Se non c’era Micia forse saremmo morti».