Furto e riciclaggio: la Finanza sequestra mezzo milione di euro

Rubati soldi dal conto dell’azienda di autotrasporto: indagine delle fiamme gialle

Le fiamme gialle hanno bloccato tutti gli assegni emessi dal conto corrente sospetto

Le fiamme gialle hanno bloccato tutti gli assegni emessi dal conto corrente sospetto

Massa Carrara, 5 marzo 2015  - SEQUESTRATI 540mila euro dalla Guardia di finanza, frutto di appropriazione indebita e riciclaggio, sottratti a danno di una societa’ di trasporti di carrara. I responsabili denunciati all’autorità giudiziaria. Gli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza, al termine di un’indagine di polizia giudiziaria, hanno sequestrato poco più di mezzo milione di euro e denunciato a piede libero due uomini, responsabili, rispettivamente, dei reati di appropriazione indebita e riciclaggio. L’indagine è iniziata nella seconda metà dello scorso mese di febbraio, quando un socio di maggioranza di una società carrarese, operante nel settore del trasporto di merci su strada, rilevando movimenti sospetti sui conti correnti della sua società, mediante una consultazione on line del conto corrente, ha presentato un esposto nei confronti di C.G. 43enne, amministratore unico della società. Immediatamente, le fiamme gialle hanno avviato le indagini, accertando che l’amministratore unico della società aveva disposto arbitrariamente l’emissione di un assegno circolare di 540mila euro a favore di un altro uomo, con la generica motivazione di “compravendita immobiliare”, traendo i fondi dai conti correnti della società. Gli ispettori della guardia di finanza hanno accertato che la somma era velocemente transitata su un altro conto corrente, aperto qualche giorno prima e intestato a F. C. (di anni 48), gravato da molteplici e specifici precedenti penali, che con quest’ultima azione si era reso responsabile di riciclaggio. Il 48enne aveva staccato 8 assegni circolari di vario importo (6 assegni da 10mila euro, uno da 100mila, un altro da 240mila), lasciando sul conto appena aperto 140mila euro.

PER IMPEDIRE che il reato fosse portato a conseguenze ulteriori, le fiamme gialle hanno sequestrato tutte le somme ancora depositate sul conto corrente, bloccando tempestivamente, al fine di impedire l’incasso delle somme, tutti gli assegni ancora non riscossi e le somme depositate su due carte prepagate ricaricabili, intestate ad altre persone, attivate nell’occasione. Particolare urgenza perché c’era forte il rischio che le somme illecitamente sottratte si sarebbero volatilizzate magari in qualche Stato “paradiso fiscale”. Le indagini di polizia giudiziaria, il cui coordinamento è stato assunto dal procuratore della Repubblica Aldo Giubilaro e diretto dal sostituto procuratore Elisa Loris della procura di Massa, hanno consentito, oltre a prontamente concretizzare le responsabilità degli indagati, di ricostruire i flussi finanziari e sequestrare il maltolto nella sua interezza. La sottrazione dell’importante somma di denaro avrebbe potuto mettere in ginocchio l’azienda con gravissime ripercussioni sulla sua operatività e quindi sul suo destino e quello dei propri dipendenti.