Annegato in piscina, straziante addio a Pietro

Folla nella cattedrale di Pontremoli per l'ultimo saluto al 15enne morto dopo un malore. In 4 vivranno coi suoi organi / LE FOTO DEL FUNERALE / E' MORTO IL RAGAZZINO ANNEGATO IN PISCINA

Pontremoli, il funerale di Pietro Ravera (Pasquali)

Pontremoli, il funerale di Pietro Ravera (Pasquali)

Pontremoli, 27 agosto 2014 - UN LUNGO APPLAUSO ha salutato il feretro di Pietro al termine della cerimonia funebre. Lo straziante addio della Cattedrale gremita di folla tra lacrime, incredulità, dolore e sgomento, è partito spontaneo per dire “grazie” allo sfortunato quindicenne, scomparso prematuramente dopo un malore in piscina. La dolorosa fatalità si è trasformata in un atto d’amore verso il prossimo perché i genitori hanno offerto il consenso alla donazione degli organi che permetteranno nuove speranze di vita a quattro persone in Italia: a Pavia, Bergamo, Bari e Roma. Un gesto di generosità spontaneo in un momento di grande disperazione, sottolineato anche all’omelia da Monsignor Silvano Lecchini, parroco del Duomo, che ha concelebrato il rito con Monsignor Antonio Costantino Pietrocola.

« I GENITORI di Pietro si sono fatti carico dei piccoli e degli ultimi come ricorda spesso Papa Francesco — ha detto — , hanno accolto nella loro famiglia Pietro e Martino per dare loro una casa e per farli crescere in sapienza e grazia. Ma non si sono fermati lì, hanno fatto un altro passo donando gli organi di Pietro per dare vita ad altre persone in difficoltà. Questo è veramente un gesto che diventa un’opera di misericordia e che sarà ricordato nel giudizio finale » . E il sacerdote ha ricordato anche l’interrogativo che assilla coloro che sono toccati dalle tragedie umane. « Ci si chiede: perché questa morte? Rispondo con le parole di San Paolo dalla lettera ai Romani. ‘Nessuno vive per se stesso. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore’. La fede ce lo ripete in continuazione » .  La cerimonia funebre è stata aperta da una testimonianza di affetto dei coetanei di Pietro, quelli che tre mesi fa avevano fatto la cresima con lui e che sono stati compagni di scuola alla media “Ferrari”. 

IN DUPLICE FILA i ragazzi hanno sfilato davanti al feretro portano in mano una rosa gialla simbolo della vita e della solarità, mentre l’organo rompeva il silenzio trasformando la musica in emozioni. Alla cerimonia erano presenti i sindaci di Pontremoli e Filattiera Lucia Baracchini e Annalisa Folloni, l’assessore Manuel Buttini e il presidente dell’Aido provinciale Angelo Ferdani che all’epilogo ha letto la preghiera del donatore. Poi tanti amici e parenti di Giorgio e Andreina Ravera, i genitori di Pietro, accompagnati dal marchese Pier Andrea Dosi Delfini e dalla famiglia, proprietari della Villa dove lavorano e nella quale è avvenuto l’incidente nel pomeriggio di venerdì scorso. Il ragazzo si era tuffato in piscina dopo aver fatto merenda ed è stato colto da una congestione.

SUL MOMENTO nessuno se n’è accorto e quando i soccorsi sono scattati ripescandolo sul fondo quasi senza vita le sue condizioni erano gravissime. Quasi miracoloso è stato l’intervento del 118 e del medico che è riuscito a rianimarlo, ma le speranze di poter salvare Pietro sono state vane anche dopo il trasporto al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Carrara, dove 24 ore dopo i medici ne hanno costatato la morte cerebrale dando il via all’espianto degli organi. Da Pontremoli il feretro è stato trasportato al cimitero di Pieve di Bagnone, paese d’origine della famiglia Ravera.  

N.B.