Carabiniere ucciso, Vignozzi: "Ero spaventato e ho ucciso"

Nuovi elementi dopo l’interrogatorio dei figli dell’uomo che ha assassinato il maresciallo Taibi

Tutta la città ha partecipato all’addio al maresciallo Antonio Taibi, ucciso da Roberto Vignozzi

Tutta la città ha partecipato all’addio al maresciallo Antonio Taibi, ucciso da Roberto Vignozzi

Carrara, 5 febbraio 2016 - «Ho ammazzato Taibi. Mi sono spaventato, non volevo ucciderlo». Immediato il pianto di Riccardo e Alessandro, i due figli di Roberto Vignozzi, l’uomo che ha ucciso il maresciallo Antonio Taibi davanti alla porta della sua casa. Questo il racconto che ieri i due ragazzi e la madre hanno riferito alla Procura dove sono stati interrogati per ore come persone informate sui fatti. Ieri mattina un’altra seduta fiume con il pubblico ministero Alberto Dello Iacono che ha fatto prelevare a casa i familiari di Vignozzi.

«Sono contento che la Procura intenda indagare a 360 gradi – ha spiegato l’avvocato che assiste Vignozzi, Enrico Di Martino –: così emergerà con maggiore chiarezza che il mio assistito ha agito da solo. La Procura vuole capire se i figli abbiano avuto qualche influenza sull’atto omicida. Era già chiaro che loro non hanno partecipato quella mattina, lo stesso Vignozzi ha più volte detto di aver agito da solo. Sarà facilmente confermato dalla prova dello stub. Quindi si cerca di capire se i figli possano averlo istigato o aiutato.

Vignozzi non aveva fatto parola delle sue intenzioni nei giorni precedenti. Con nessuno aveva parlato della visita che poi ha fatto a Taibi. Nessuno nemmeno sospettava cosa avesse intenzione di fare. Ma anche quello emergerà prepotentemente: quando Vignozzi tornò a casa e disse di aver ucciso il maresciallo i due figli sono scoppiati in lacrime. La situazione sarà più chiara quando Vignozzi uscirà dallo stato di choc e avrà metabolizzato questo crimine. Adesso è confuso, ma a più riprese ha ripetuto che non voleva certo uccidere. Anzi, Vignozzi è stato spaventato dal maresciallo e allora ha tirato fuori l’arma. Anche questo è un elemento importante che non sarà difficile da dimostrare».