Tir carico di droga intercettato grazie a un drone: a bordo quasi 500 chili di hashish / FOTO

Il valore della droga è di circa tre milioni di euro. I due camionisti spagnoli sono stati arrestati dai carabinieri / FOTO / VIDEO

Quasi 500 chili di hashish a bordo di un tir

Quasi 500 chili di hashish a bordo di un tir

Massa Carrara, 18 agosto 2014 -  Hanno utilizzato anche un drone i carabinieri del nucleo investigativo di Massa per intercettare e seguire un tir spagnolo imbottito di hashish e bloccato ieri all'alba in un'area di servizio dell'autostrada del Sole nei pressi di Anagni in provincia di Frosinone. Si tratta del più grande sequestro di stupefacenti effettuato dai carabinieri del Comando di Massa e stamani nel corso di una conferenza stampa il tenente colonnello Giovanni Semeraro si è complimentato coi suoi uomini e in particolare col capitano Giuseppe Saccomanno che ha coordinato il blitz. CI avevano lavorato settimane i trafficanti di droga su quel tir carico di stupefacenti per nascondere la droga in un incavo del sottotetto del rimorchio telonato.

 

I due camionisti sono stati arrestati dopo la scoperta di ben 456 chili di hashish per un valore al dettaglio di circa tre milioni di euro. Arrivava dalla Spagna l’autoarticolato sul quale era stato saldato l’ingente quantitativo di droga: un’operazione da “chirurghi” delle lamiere visto che non è stato facile scovare il nascondiglio, ricavato sotto il tetto del rimorchio. In una sorta di incavo c’erano sistemati 76 pacchi da sei chili ciascuno di hashish. A bordo del tir, proveniente da Ventimiglia, dopo aver percorso la costa spagnola e francese, c’erano due romeni residenti nel paese iberico dove era avvenuto il carico. Sono stati tutti e due arrestati e rinchiusi nel carcere di Frosinone. Hanno detto di non sapere di trasportare droga però i carabinieri nell’abitacolo del mezzo hanno scoperto anche diverse bolle false che attestavano il trasporto di ortaggi e il loro relativo scarico in varie parti d’Italia. Ma i carabinieri del Comando provinciale, guidati dal capitano Giuseppe Saccomanno, comandante del nucleo investigativo, avevano già le idee chiare e il blitz non è stato certo casuale, ma frutto di una lunga e articolata indagine con l’ausilio di una tecnologia d’avanguardia.

 

Era come cercare un ago nel pagliaio, visto le precauzioni prese per quel carico d’oro che avrebbe dovuto concludersi nel sud Italia. I “saldatori” della droga, in Spagna, avevano fatto davvero un lavoretto a regola d’arte e prima di aver nascosto la droga nell’incavo del rimorchio, avevano spalmato una pomata profumata sui pacchi contenenti l’hashish per sviare l’olfatto dei cani antidroga. Però le informazioni raccolte dagli investigatori dell’Arma non hanno dato scampo al viaggio dei quasi 500 chili di hashish. Il tir è stato intercettato, anche grazie al sistema satellitare e alle telecamere dislocate sulle autostrade, tra Carrara e Massa e seguito fino ad Anagni dove poi è stato bloccato nell’area di servizio La Macchia ovest nei pressi del casello di Anagni, sull’autostrada del Sole. I carabinieri lo hanno pedinato a lungo per non lasciare nulla al caso: sarebbe stato possibile anche un trasbordo dello stupefacente su altri mezzi per trasportarlo nelle varie destinazioni.

 

L’autotreno risulta di proprietà di una ditta spagnola che, da quanto si è appreso, lo avrebbe affittato ad un’azienda fasulla di commercio ortaggi e verdure. I due arrestati non hanno fornito alcun particolare sulla provenienza del carico “segreto”. Hanno solo detto che intendevano raggiungere Bari e imbarcarsi alla volta dell’Albania per poi recarsi in Romania. Sono in corso indagini per verificare l’appoggio o meno della malavita locale.